Piazze a pezzi, Romoli assicura: pagheranno le imprese

di Francesco Fain
«Sono perfettamente d’accordo con l’analisi fatta da “Il Piccolo” ieri. Condivido il fatto che i lavori pubblici subiscono un degrado troppo veloce e repentino rispetto a quanto avveniva in passato».
Te lo aspetteresti corrucciato se non, addirittura, con un diavolo per capello il sindaco Ettore Romoli dopo il nostro servizio di ieri dedicato alle piazze che vanno a pezzi. Invece no. Non è inviperito probabilmente perché è perfettamente consapevole che, specie riguardo alle pavimentazioni, molte opere si deteriorano troppo presto con comprensibile malcontento del cittadino che non se ne capacita.
«Non sono un tecnico, però devo constatare che in tutta la regione (partendo da piazza Unità a Trieste passando per Palmanova e ricordando le traversie di Cormòns) la pavimentazione delle piazze si è repentinamente deteriorata. Non ho la preparazione per individuare i motivi di questi accadimenti ma sono sotto gli occhi di tutti». Tutto nasce dagli ormai tristemente “famosi” binderi di piazza Vittoria: quelle piastrelle sistemate lungo la strada davanti alla chiesa di Sant’Ignazio stanno facendo letteralmente ammattire amministrazione comunale e ditta che si sta occupando dei lavori. «Ciò che posso assicurare - aggiunge Romoli, vestendo più i panni dell’assessore ai Lavori pubblici che del sindaco - è che tutti questi interventi sono garantiti dal costruttore». In termini più concreti e praticio, cosa significa? «Significa che tutti i lavori che sono stati effettuati per riparare le pavimentazioni non ricadono sulle spalle (e sulle tasche, ndr) della collettività, ma sono completamente a carico dell’impresa». Insomma, Pantalone non dovrebbe pagare alcunché. Semmai, paga in termini di sopportazione (i disagi) e di travasi di bile nel constatare la scarsa durata di molti lavori pubblici.
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