«Politica e finanza disinteressate al cluster marittimo»
«Il disinteresse e l’ignoranza allo sviluppo del settore che tutt’oggi rappresentano l’approccio al cluster marittimo non solo della politica e quindi del Palazzo, ma anche di gran parte del tessuto finanziario del Paese, sono un rischio grande». Lo ha affermato, invocando interventi immediati da parte del governo, il presidente di Federagenti Michele Pappalardo ricordando che «le attività marittime in Italia attualmente producono beni e servizi per quasi 40 miliardi di euro all’anno, cifra pari al 2,6% del Pil nazionale, di cui 9.7 miliardi esportati (3,3% dell’exprot nazionale) e dedicano a costi intermedi e investimenti fissi 13,9 miliardi di euro (4,9% degli investimenti italiani) fornendo occupazione a circa 215mila addetti direttamente e ad altri 265mila nelle attività manifatturiere e terziarie indotte. Ma Pappalardo ha invocato oltre alla riforma della legge sui porti anche «un abbattimento delle barriere burocratiche, di quella selva di autorizzazioni e consensi scoordinati che continuano a dettare legge sulle banchine .»
L’assemblea nazionale degli agenti marittimi che il presidente regionale Pietro Busan è riuscito a portare a Trieste si conclude oggi con un programma culturale-gastronomico in regione. (s.m.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo








