Precipita e muore per aiutare l’ex amica

Tragica fine di un 42enne a Ponziana: vola dal balcone tentando di entrare in terrazza dall’appartamento vicino
Lasorte Trieste 16/06/14 - Via Orlandini 54, Ponziana
Lasorte Trieste 16/06/14 - Via Orlandini 54, Ponziana

A costargli la vita sarebbe stato un ultimo favore da fare alla propria ex. Sarebbe questo il motivo alla base della tragedia che ha visto la morte di un triestino di 42 anni sfracellatosi sul cemento dopo un volo di oltre un decina di metri da un balcone, finito sul vialetto dietro un complesso di case popolari nel rione di Ponziana, per la precisione al numero 54 di via Orlandini.

Il fatto è avvenuto ancora sabato attorno all’ora di pranzo, ma la notizia è trapelata appena ieri alla riapertura degli uffici al palazzo di giustizia. Dalle scarne informazioni che ha fornito la polizia e dai pochi indizi raccolti sul posto ne viene fuori uno scenario drammatico con una di quelle azioni che hanno un esito fortunato solamente nei film. L’uomo infatti avrebbe fatto una bravata per tentare di aiutare la sua compagna che aveva un problema: non riuscviva ad aprire la porta-finestra del balcone che risultava bloccata all’esterno da alcune assi di legno. Una situazione fastidiosa soprattutto con il caldo che fino a sabato incombeva sulla città.

Nonostante gli sforzi, dall’interno la porta non si riusciva proprio ad aprire. Ecco allora l’idea, estremamente pericolosa e imprudente: raggiungere il balcone dall’esterno da dove levare gli assi e permettere l’apertura della porta sarebbe stato estremamente facile. Per utilizzare questa via sospesa nel vuoto sulla facciata della casa, l’uomo sarebbe entrato in un appartamento vicino per uscire dalla finestra e raggiungere così il vicino balcone. Un’operazione azzardata e fallita tragicamente, sembra proprio nel passaggio dalla finestra al balcone, non si sa se per un appiglio mancato o per un piede scivolato. Un urlo, il lunghissimo volo e un tonfo sul cemento: la morte è stata pressoché immediata come ha constatato il medico del “118”, nonostante la rapidità dei soccorsi sebbene la caduta, avvenuta appunto sul retro della casa, non avesse avuto tantissimi testimoni. Il rione comunque, a quell’ora di punta, si è riempito di sirene con gli interventi oltre che dell’autoambulanza, delle volanti della polizia, della polizia scientifica, del medico legale Fulvio Costantinides.

Il corpo è stato sottoposto da parte dello stesso medico legale a un’accurata ispezione esterna alla ricerca di eventuali altre lesioni oltre a quelle della caduta e i poliziotti così come gli esperti della scientifica hanno svolto approfonditi rilievi e sentito con accuratezza i testimoni. L’operazione è infatti avvenuta in un ambiente che risente di condizioni di marginalità e gli investigatori si sono trovati a contatto anche con situazioni di alcol e droga e con alcuni piccoli precedenti penali che sembrava avesse la stessa vittima. Alla fine però il medico legale non ha rilevato alcun elemento sospetto e le conclusioni della polizia sono state univoche: si è trattato di una disgrazia dettata evidentemente soprattutto da imprudenza e sono state invece categoricamente escluse sia l’ipotesi del suicidio e tantomeno quella che potesse chiamare in causa la responsabilità di altre persone in quello che è stato il tragico volo che ha spezzato la vita ancora giovane di un quarantaduenne. (s.m.)

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