Prešeren, la scuola è già agibile

Resta ancora inaccessibile il quarto piano, la zona dell’esplosione

Il Prešeren è di nuovo agibile. Il liceo sloveno di strada di Guardiella, che mercoledì mattina era stato evacuato in seguito a uno scoppio nel laboratorio causato da una sostanza chimica, potrà riprendere l’attività prevista: gli esami di maturità e gli scrutini dei docenti. Solo il quarto piano, l’area in cui è avvenuta l’esplosione, resterà inaccessibile per consentire le indagini delle forze dell’ordine. La magistratura, da quanto si è appreso, ha avviato gli accertamenti del caso.

L’incidente si è verificato intorno alle dieci, pochi minuti dopo che gli studenti erano usciti dalla scuola. All’interno dell’edificio si trovavano soltanto insegnanti e personale amministrativo. Nessuno è rimasto ferito e le persone trasportate dall’ambulanza a Cattinara per ulteriori esami sono state dimesse in poche ore.

Tutta da appurare la dinamica dell’esplosione: da quanto risulta un tecnico dell’Italspurghi, la ditta incaricata a smaltire il materiale, stava maneggiando un contenitore che conteneva un liquido. Per motivi ancora da verificare, il prodotto è finito nel lavandino e, a contatto con l’acqua, ha provocato la deflagrazione del sifone liberando un fumo tossico all’interno della scuola. L’Italspurghi sostiene che il tecnico avrebbe scambiato la sostanza per fosforo, come forse indicato dall’etichetta del contenitore, per poi sottoporla a una procedura di “intertizzazione” con l’acqua. Probabilmente all’interno del vaso era depositato un altro prodotto che, a contatto con il liquido, avrebbe innescato la reazione. Sarà la magistratura a verificare eventuali responsabilità.

(g.s.)

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