Presidenza Upi: Gherghetta sconfitto per 6 soli voti

Una gara testa a testa che ha portato, con solo 6 voti di scarto, Alessandro Pastacci, presidente della Provincia di Mantova, indipendente di centrosinistra, a diventare presidente nazionale dell’Unione delle Province. Secondo, con 58 voti, Enrico Gherghetta, presidente della Provincia di Gorizia. Sette le schede bianche e una a favore di Daniele Bosone di Pavia, 130 il totale dei votanti su 237 aventi diritto. «Ho cercato di portare avanti una linea di rottura, una visione riformista. La cosa più bella è stata che mi hanno votato molti presidenti che nemmeno mi conoscevano. Di una cosa sono certo: l’Upi non sarà più come prima, non potrà più avere un atteggiamento accondiscendente nei confronti della riforma degli enti locali», ha dichiarato subito dopo la votazione il presidente Gherghetta.

«Per l’Upi niente più gettoni di presenza o viaggi in aereo ma collegamenti in rete e servizi di area vasta. Bacini di area vasta efficienti e efficaci, uguali in tutta la penisola e che possano svolgere competenze di base legate al territorio. Tutti settori in cui la gestione e la programmazione di area vasta risulta più competitiva per il sistema territorio» ha detto Gherghetta all’assemblea. L’Unione delle Province dovrà anche dire no al neocentralismo e dovrà battersi affinché alle Regioni venga tolta la doppia veste di legislatori e amministratori. Così come sarà contro la selva di enti e consorzi di secondo grado e non si rassegnerà all’oceano di norme, leggi e procedimenti che stanno inutilmente complicando la nostra attività amministrativa».

«Per la prima volta abbiamo potuto votare un presidente Upi. Non abbiamo vinto ma lo scarto è stato minimo e va oltre ogni più rosea aspettativa», ha commentato Gennaro Falanga, presidente del Consiglio provinciale. «Chiederemo al nuovo presidente Upi - ha aggiunto - di tenere conto del risultato della votazione».