Profughi, fallito il progetto dell’accoglienza diffusa

«Dal Monfalconese non arrivano proposte di accoglienza dei richiedenti-asilo. È evidente che continua ad esserci uno “squilibrio” nella presenza degli immigrati sul territorio provinciale. Ma questo è un discorso che deve essere fatto a livello politico».
Il viceprefetto vicario Antonino Gulletta rimarca come, ad eccezione di San Canzian d’Isonzo, sia soltanto la Destra Isonzo (Gorizia e Gradisca in particolare) ad affrontare la questione-immigrazione. «Era arrivata un’offerta di una ditta che avrebbe voluto mettere in piedi un progetto di accoglienza nel Monfalconese ma non aveva nessuna esperienza in questo campo e, per questo, abbiamo dovuto respingerla, rivela Gulletta».
Il progetto di accoglienza diffusa? Non pervenuto. Anche l’ultimo bando della Prefettura l’ha confermato: restano in sospeso ancora 295 dei 450 posti messi a bando dalla Prefettura di Gorizia per l’accoglienza dei richiedenti asilo. All’apertura delle buste, sono pervenute, come noto, due offerte che si riferivano a convenzioni già avviate: si tratta di quella con la cooperativa Il Mosaico e di quella con l’associazione Betlem. Il primo progetto riguarda i 150 posti del Nazareno, il secondo fa riferimento ai 5 posti che erano stati provvisoriamente affidati in via diretta a San Pier d’Isonzo. E dire che il bando era stato “costruito” in maniera tale da richiedere anche il coinvolgimento monfalconese.
La grande novità di quest’anno consisteva nel fatto che la procedura del bando veniva suddivisa in due lotti territoriali, denominati "Lotto 1-Alto Isontino" e "Lotto 2-Basso Isontino". La prima ripartizione comprendeva i territori dei Comuni di Gorizia, Sagrado, Farra d'Isonzo, Capriva del Friuli, Villesse, Mossa, Mariano del Friuli, San Lorenzo Isontino, Medea, San Floriano del Collio, Moraro, Dolegna del Collio. Al Lotto 1, dicevamo, era destinato il numero complessivo di 250 richiedenti asilo. Il Lotto 2 (che dovrebbe ospitare 200 profughi) riguardava i Comuni di Monfalcone, Ronchi dei Legionari, Grado, Staranzano, Fogliano Redipuglia, Turriaco, San Pier d'Isonzo, Doberdò del Lago. Dalle ripartizioni erano stati esclusi i territori di Cormòns, Gradisca d'Isonzo, Romans d'Isonzo, Savogna d'Isonzo e San Canzian d'Isonzo, «in ragione dell'esistenza nei rispettivi territori di un centro governativo o di immobili messi a disposizione per l'accoglienza dalla Prefettura o di convenzioni fra la Prefettura e l'ente locale per l'erogazione di servizi analoghi a quelli previsti dal presente bando».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo








