Proposto a Staranzano il “Question time” per i cittadini in aula

I grillini invocano l’inserimento di uno spazio d’interrogazione liberamente accessibile ai residenti su temi d’interesse
Di Ciro Vitiello

STARANZANO. Aggiungere al Regolamento del Consiglio comunale un nuovo articolo, appunto l’“Art. 16 bis”, composto da 12 punti dal titolo «Question time del cittadino» per migliorare le relazioni tra il cittadino e il Comune. Una novità a livello locale, come il Parlamento nazionale, per avere in tempi brevi risposte su determinati problemi, favorire la partecipazione attiva dei cittadini e consentire agli amministratori di conoscere istanze sull'erogazione dei servizi.

La proposta è scaturita dal Movimento 5 Stelle ed è composta da 12 punti a firma dei tre consiglieri “grillini”, Daniele Deiuri, Lucio Vidoz e Annalisa Buffa. Il “Question time”, secondo i “5 Stelle”, dovrebbe far parte dei punti all’ordine del giorno nelle sedute consiliari: i primi trenta minuti dei lavori assembleari andrebbero dedicati a questa parentesi. Consiste in una domanda, formulata dai cittadini in modo chiaro e conciso, su argomenti di rilevanza generale, connotati da urgenza o da una particolare attualità politica, riguardanti comunque problematiche inerenti al territorio comunale e aventi influenza sullo stesso. «Oltre all’accesso da parte della collettività a tutte le "informazioni" attinenti l’assetto delle pubbliche amministrazioni – afferma il capogruppo Deiuri – si amplia la relazione tra cittadino e il Comune, sia negli spazi concernenti la democrazia amministrativa, sia nei rapporti coinvolti dall’esercizio del potere e dall’erogazione dei servizi. Per noi è una novità, ma lo fanno già altri Comuni d’Italia».

La richiesta del “Question time” dovrà essere effettuata per iscritto al protocollo del Comune e rivolta all’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) entro le dodici del giorno lavorativo antecedente il Consiglio comunale. Inoltre va corredata, assieme al testo della domanda che si intende porre, anche con le generalità del cittadino (nome, cognome, data e luogo di nascita, numero di telefono ed eventualmente indirizzo e-mail). Obbligatorio indicare inoltre il nominativo cui è rivolta l’istanza stessa, cioè del sindaco, assessore, consigliere di maggioranza o opposizione.

Nei giorni fissati per il Consiglio il richiedente, opportunamente preavvisato dall’Urp, è tenuto a presentarsi personalmente all’aula consiliare al fine di esporre, nel tempo massimo fissato di tre minuti, l’oggetto della domanda. Le domande sono effettuate, in seduta pubblica e “aperta”, nell’ordine cronologico di iscrizione, corrispondente all’ordine cronologico di acquisizione della domande medesime al protocollo generale. Il sindaco, l’assessore o il consigliere competente per materia rispondono nel tempo massimo di cinque minuti e il cittadino interpellante avrà a disposizione ulteriori due minuti per dichiararsi “soddisfatto” o “non soddisfatto” della risposta ricevuta. In ciascuna seduta consiliare potranno essere trattate non più di tre richieste. Il “Question time”, inoltre, non verrà effettuato nelle sedute consiliari convocate d’urgenza o in quelle in cui per esigenze organizzative, l’ordine del giorno è riservato ad altri argomenti importanti. Le domande poste e le relative risposte saranno inserite e pubblicate sul sito istituzionale del Comune.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo