Provincia, opere da finire prima di chiudere

«Vogliamo lavorare sino all'ultimo giorno utile. Non a caso, la mia intenzione è di mantenere gli assessori sino a novembre, sino a quando l'ente verrà definitivamente cancellato. Schiodatevi dalla testa l'idea che ormai stiamo facendo solamente l'ordinaria amministrazione. I progetti e i programmi vanno avanti».
Ad evidenziarlo è il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta. Mentre è aperta la partita sul futuro del “tesoretto” della Provincia (29 milioni in tutto) che il Consiglio provinciale vuole rimanga sul territorio e non finisce nella casse della Regione, si delinea con chiarezza il quadro del nuovo (e ultimo) bilancio dell’ente intermedio. A cominciare dai lavori pubblici che prevedono il completamento della pista ciclabile del litorale, per il quale sono a disposizione 1,6 milioni. Sempre in tema di ciclopiste, il primo tratto ciclabile lungo l'Isonzo costerà 400mila euro mentre per realizzare il tracciato, sempre per le biciclette, lungo la linea ferroviaria incompiuta Redipuglia-Cormons serviranno 600mila euro. L'elenco è completato dai 600mila euro verranno impiegati per la rotonda di Ronchi dei Legionari all'ex Detroit mentre 400mila euro sono a disposizione e verranno utilizzati per installare i pannelli fotovoltaici su tre scuole (Einaudi, Iti Galilei, alberghiero di Grado). Il quadro si completa con le verifiche sismiche in tutte le scuole (170mila euro) e con la realizzazione dell'auditorium scolastico a Monfalcone (100mila euro). Per ciò che riguarda le spese, il bilancio - secondo quanto previsto dalle leggi in materia di fisco - è stato strutturato secondo le cosiddette missioni, che costituiscono, di fatto, le voci di capitolo del documento contabile. E allora diamo una scorsa: l’investimento più consistente concerne la gestione degli stessi uffici provinciali, con una spesa prevista per il 2016 di 26,6 milioni di euro. Una fetta altrettanto corposa sarà dirottata invece per garantire il funzionamento del trasporto pubblico locale e il diritto alla mobilità dei cittadini isontini. Poco più di 6 milioni serviranno alla riduzione del debito pubblico provinciale, mentre per la valorizzazione dei beni e delle attività culturali si prevede una spesa di poco superiore agli 1,4 milioni di euro durante l'anno.
Per le politiche giovanili sono stati messi a bilancio 1,7 milioni che serviranno a coprire anche gli investimenti che l'amministrazione provinciale intendesse sviluppare nell'ambito dello sport e del tempo libero, mentre 1,1 milioni di euro serviranno a finanziare attività legate alla promozione turistica del territorio: una cifra del tutto simile (1.180.568,97 euro) sarà destinata alle politiche sociali e della famiglia.
Calano sensibilmente invece gli stanziamenti per le politiche del lavoro. Ma c’è una spiegazione: questa è diventata una competenza esclusiva della Regione: a bilancio 47 mila euro per la formazione professionale. Un capitolo di spesa più abbondante è quello mirato alle politiche abitative e all'assetto del territorio, con 416 mila euro, mentre per lo sviluppo sostenibile e la tutela dell'ambiente sono stati stanziati 1,1 milioni. Le spese correnti pesano sul bilancio per 35 milioni, mentre 21 milioni sono quelli destinati all'incremento delle attività finanziarie; il documento programmatico pareggia a 82,9 milioni.
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