«Punto nascita, restituite le tessere ai partiti»

«Se avete ancora un po’ di dignità, restituite le vostre tessere ai rispettivi partiti e finite i vostri mandati come semplici cittadini».
La proposta, provocatoria fin che si vuole, è dell’associazione di genitori “Essere cittadini”. «È probabile che nei prossimi giorni assisteremo a manifestazioni con labari, gagliardetti, gonfaloni e quant’altro contro la decisione della giunta Serracchiani di chiudere il centro nascita a Gorizia. Per noi cittadini, almeno quelli che seguono da un po’ di anni le miserie goriziane, questo ennesimo teatrino sarà ancora più vergognoso e disgustoso, se possibile, dei precedenti. Intanto sono iniziate le reciproche accuse dei soliti noti, sì proprio quei partiti che con simboli e nomi diversi hanno nel corso di 30 anni sistematicamente affossato le sorti, non solo quelle della sanità, della nostra provincia e del Comune di Gorizia: territorio depredato a partire dalla nota legge 13 cosidetta “chiudi ospedali” in poi».
«La storia o meglio i politici goriziani hanno disegnato un percorso diverso rispetto alla costruzione di un nuovo e moderno ospedale sempre nella stessa area del vecchio ospedale civile di via Veneto. Si è proceduto al riacquisto del Fatebenefratelli, alla chiusura del civile e all’apertura della struttura del Fatebenefratelli (con tutte le criticità da molti denunciate). Ci sono stati tagli cronici a tutti i reparti fino a ridurne la sicurezza e la funzionalità per arrivare al compimento del disegno politico ben chiaro a tutti, e, cioè la loro chiusura. Perché è successo? Ordini superiori delle segreterie regionali e nazionali? Ordini molto chiari, le risorse del bilancio regionale devono andare Udine, Trieste e Pordenone. E Gorizia? Gorizia si deve accontentare di qualche contributo per Gusti di frontiera, Feste della birra e Festival folcloristici, insomma panem et circenses. O meglio: di questo si devono accontentare le segreterie locali dei partiti, se vogliono mantenere ancora un paio di poltrone a Roma e in consiglio regionale».
Continua l’associazione presieduta da Stefano Cosolo: «Come cittadini noi riteniamo che queste poltrone, a parte il lauto stipendio che garantiscono a chi vi siede, a Gorizia non solo non sono servite ma, addiritture, sono state controproducenti e utilizzate non proprio a favore di questa città e dei suoi interessi, e ci riferiamo in primis proprio alla sanità ma anche alle sorti del tribunale. Ecco allora perchè l’associazione ritiene che al posto di uno squallido e già visto teatrino, l’unico gesto dignitoso da parte dei politici goriziani sarebbe quello, almeno, di restituire le tessere del proprio partito e non dover così più rispondere ai diktat che di fatto hanno imposto negli ultimi trent’anni, la fine politica di Gorizia e di tutto l’Isontino».
«Qualcuno pensa ancora, veramente che l’asse del Pd Renzi/Serracchiani o peggio, il centrodestra, abbiano intenzione di occuparsi delle “magagne” goriziane? Seriamente, anche se ci sono ancora degli illusi, la realtà è ben chiara e diversa. E i cittadini, dove sono, che fanno? Come associazione Essere Cittadini siamo sempre disponibili ad incontrare altri cittadini consapevoli e volenterosi: se ci siete fatevi vivi, questo è il momento», sottolinea il presidente del sodalizio.
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