Qualità della vita e turismo le due carte del sindaco Hrovatin

Una donna giovane ma già ricca di esperienza amministrativa Prosecco, caserma Dardi, ex polveriera: tanti nodi da sciogliere
Di Riccardo Tosques
Lasorte Trieste 10/06/14 - Sgonico, Nuova Giunta Comunale, da sin. Rado Milič (Vicesindaco), Katrin Štoka, Monica Hrovatin (Sindaco), Mirko Sardoč
Lasorte Trieste 10/06/14 - Sgonico, Nuova Giunta Comunale, da sin. Rado Milič (Vicesindaco), Katrin Štoka, Monica Hrovatin (Sindaco), Mirko Sardoč

SGONICO. Sgonico è pronta a voltare pagina. La nuova giunta guidata dal sindaco Monica Hrovatin verrà pubblicamente presentata durante la prossima riunione del Consiglio comunale in programma questa mattina alle 11.30. Intanto il primo cittadino in quota Pd, eletta con il 64,23% dei consensi, delinea i prossimi passi: rivitalizzazione dell'area della stazione di Prosecco, miglioramento della raccolta dei rifiuti e implementazione del turismo enogastronomico.

Hrovatin, a neanche 38 anni sindaco. Un esempio di rinnovamento renziano?

Mi ritengo giovane, ma con un bagaglio di esperienza accumulato in dieci anni di governo Sardoc, prima come consigliere, poi come assessore. Una bella sfida la mia, ma non sarò da sola. E poi non dimentichiamo che l'età media dei consiglieri eletti con Skupaj-Insieme (la lista civica che ha raggruppato il centrosinistra, ndr) ha una età media pari a 37,5 anni.

Accanto a lei ha scelto due uomini di fiducia: cosa si aspetta da Mirko Sardoc e Rado Milic?

Mirko è una persona che per 15 anni ha fatto il sindaco, da lui ho imparato molto e il fatto di averlo voluto con me come assessore esterno mi è parsa una cosa naturale. Rado è l'uomo del dialogo, della collaborazione, una persona piena di esperienza.

Guardiamo il suo programma. A che punto è il recupero dell'area della stazione di Prosecco?

Il progetto di rinnovamento della zona è stato avviato con successo dalla scorsa giunta. Abbiamo apportato una variante per migliorare la viabilità senza aumentare le volumetrie esistenti. Un progetto per dare nuovo impulso ad un'area potenzialmente molto valida. Ora attendiamo le osservazioni, poi andremo in consiglio per l'approvazione definitiva, presumibilmente verso la seconda metà del 2015.

Tra le sue priorità il miglioramento della raccolta dei rifiuti. Adotterete il porta a porta?

No, niente porta a porta. Abbiamo iniziato il progetto delle “oasi ecologiche” e vogliamo proseguire su questa strada creando nuove aree ad hoc nelle frazioni tuttora sprovviste. E in più dobbiamo continuare la campagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata dei rifiuti.

Lei dice che “Sgonico dovrebbe puntare di più sul turismo”. Come?

Innanzitutto ho deciso di creare una nuova delega, quella sul turismo appunto, affidandola alla giovane Katrin Stoka. Sappiamo di avere dei prodotti di assoluta eccellenza. Penso al vino, all'olio, e in generale a tutte quelle strutture quali agriturismi e osmize che devono fare più sistema per cercare di rendere più appetibile il nostro territorio ai turisti, tenendo conto anche della grandissima affluenza di turisti legata alla presenza della Grotta Gigante. A breve comunque presenteremo un progetto, ma per ora non posso dire di più.

Il futuro dell'ex caserma Dardi?

Sulla Dardi è stato avviato da tempo uno studio che ha evidenziato come l'area debba comunque essere destinata ad attività produttive come da Prgc vigente. L'obbiettivo è cercare qualche privato che assieme a contributi pubblici, direi europei, possa rilanciare l'area. Ma in questi tempi di crisi non è semplice.

Progetti per l'ex polveriera e l'aerocampo di Prosecco?

Per quanto riguarda l'ex polveriera la destinazione d'uso rimane per attività agricole, e anche qui si può fare lo stesso discorso della Dardi. Per l'aerocampo abbiamo visto che le attività culturali funzionano bene. Certo, vorremmo migliorare l'area. Purtroppo in tempo di spending review tutto è più difficile.

Sindaco, un'ultima battuta sulla qualità della vita a Sgonico: rimane sempre alta?

Le statistiche dicono di sì, ma stiamo attenti perché anche da noi ci sono sempre più persone disoccupate o in difficoltà economica, motivo per cui dovremo stare molto attenti alle loro esigenze attivando all'occorrenza i progetti dei servizi sociali previsti dal Comune. In tempo di crisi economici gli aiuti da parte dell'ente pubblico non possono mancare, mai.

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