Quel faccia a faccia nella stanza del sindaco

Scetticismo sul raduno promosso dagli enti. Legambiente cambia idea e domani scende in strada da sola
Di Laura Blasich
Candidati sindaci Monfalcone-Silvia Altran-Foto di Katia Bonaventura
Candidati sindaci Monfalcone-Silvia Altran-Foto di Katia Bonaventura

Sindaco, comitati di rione e associazioni ambientaliste sono usciti dall’incontro di mercoledì pomeriggio d’accordo sulla necessità di imboccare la strada della mobilitazione popolare per far sentire la voce di un territorio che il carbone nella centrale termoelettrica A2A non vorrebbe proprio più vederlo. Intanto, però, le manifestazioni si moltiplicano: il Gruppo San Valentino-Cittadini per la salute ha effettuato ieri sera il suo presidio in piazza, dove domani mattina, dalle 10 alle 13, ci sarà invece Legambiente, che dall’iniziativa del neonato comitato si è tenuta alla larga. Diverse voci nella riunione convocata in tutta fretta da Silvia Altran mercoledì hanno sollecitato un coinvolgimento di tutto il mandamento, perché «il problema dell’utilizzo del carbone non è solo di Monfalcone, come sappiamo ormai da anni», bocciando nello stesso tempo la scelta di utilizzare il Kinemax per una manifestazione di protesta. «Non è un luogo in cui possono partecipare tutti, bisogna andare in piazza, con tutti i sindaci del territorio e più cittadini possibile», hanno osservato i rappresentanti dei rioni che, pure, durante l’incontro sembra si siano divisi. Da un lato chi ha sollevato il nodo delle responsabilità della proroga dell'Autorizzazione integrata ambientale e quindi l’uso del carbone fino al 2025 e dall’altra chi ha in sostanza sollecitato a non guardare indietro per risolvere in concreto il problema.

Difficile, però, farlo, per le associazioni ambientaliste. Nel corso della riunione Legambiente, secondo quanto riferisce qualche partecipante, ha ribadito tutti i suoi dubbi sul ruolo della Regione, chiedendo che ora la stessa assuma una posizione politica forte rispetto alla vicenda. «La presidente Serracchiani deve prendere una posizione chiara - pare abbia rincarato qualcun altro - e venire a spiegarla a Monfalcone». Legambiente, a fronte dell’atteggiamento tenuto da A2A, avrebbe inoltre chiesto, non da sola, di sospendere la partecipazione del Comune al Tavolo ambientale. «Lo stesso tavolo che ci ha permesso però di sapere, e proprio tramite A2A, che la proroga era stata concessa», avrebbe osservato un’esponente del Comitato rione centro. Al termine dell’incontro il sindaco si sarebbe detto favorevole al suggerimento di Legambiente, come quello di coinvolgere gli altri sindaci e organizzare una manifestazione di piazza. Senza, però, rifiutare la presenza a quella di ieri, a quanto sembra. Il sindaco avrebbe inoltre preannunciato l’intenzione di valutare assieme alla Regione e alla Provincia la possibilità di impugnare l’atto, di fatto difendendo il comportamento della sua amministrazione e accusando ministero e A2A di scarsa correttezza. «In generale mi pare che le istituzioni ne escono male da questa vicenda», avrebbe osservato l’Associazione ambientalista Eugenio Rosmann.

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