Raid, i ladri hanno lasciato la firma

I carabinieri sarebbero già sulle tracce della banda che nella notte tra giovedì e venerdì scorsi hanno assaltato l’oreficeria “Bluespirit” e l’edicola-tabaccheria all’interno del centro commerciale Emisfero di San Polo, riuscendo poi a dileguarsi con un consistente bottino tra gioielli, biglietti “gratta e vinci”, stecche di sigarette, del valore complessivo di svariate decine di migliaia di euro.
Sul posto, i ladri avrebbero però lasciato impronte e altre “tracce biologiche” che potrebbero portare gli inquirenti alla loro identificazione. Un aiuto agli inquirenti potrebbe inoltre venire dalle riprese della viodeosorveglianza, anche se, si presume, i ladri hanno utilizzato un travisamento durante il raid.
Resta invece da chiarire il motivo per cui il sistema di allarme non sia entrato in funzione. A sconnetterlo temporaneamente sono stati probabilmente gli stessi malviventi. Il sistema infatti ieri risultava funzionante, come accertato dagli stessi investigatori. I ladri hanno tentato anche di forzare la cassa di una pizzeria, dove peraltro non avrebbero trovato nulla.
La oreficeria “Bluespirit” era stata già visitata dai ladri sette anni fa e, in quella circostanza, il bottino era stato di 15mila euro. Il doppio colpo grosso al centro commerciale Emisfero pone ulteriori preoccupazioni legate alla sicurezza delle attività che vi si trovano, soprattutto l’oreficeria e l’edicola-tabaccheria, quelle più “remunerative” per i ladri. La speranza è ora che almeno il sistema di videosorveglianza possa fornire qualche elemento utile all’identificazione dei malviventi.
Per quanto riguarda la dinamica dell’assalto notturno, pare che i ladri siano entrati da una porta di servizio nel retro del centro commerciale, puntando prima sull’oreficeria “Bluespirit” dove hanno praticato un’apertura sulla serranda ad altezza d’uomo.
Una volta all’interno hanno svuotato alcune bacheche portando via ori e monili preziosi.(r.m.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo








