Rapina al supermarket: «Fuori i soldi o sparo»

Il bandito che indossava un casco è entrato alla Coop di via Vergerio e ha puntato la pistola contro un commesso prima di farsi aprire la cassa: mille euro il bottino
Di Gianpaolo Sarti
Silvano Trieste 21/06/2014 Le Coop di via Vergerio
Silvano Trieste 21/06/2014 Le Coop di via Vergerio

Con mezza città incollata alla tv a seguire la partita dell’Italia avrà pensato di trovare il supermercato vuoto, o quasi, e di agire il più indisturbato possibile. E così, infatti, è stato. Rapina lampo, l’altra sera intorno alle 18.30 alle Coop di via Vergerio.

Un trentacinquenne armato di una pistola, presumibilmente finta da quanto si è saputo secondo le prime ricostruzioni della polizia, ha fatto irruzione nel punto vendita del rione e si è portato via l’incasso della giornata. Intorno ai mille euro il bottino. L’uomo, sul metro e ottanta di altezza, aveva un casco in testa e indossava una bandana per coprirsi il viso. Portava dei pantaloni scuri e una giacca chiara.

Il bandito è entrato e ha puntato l’arma, forse un giocattolo ma comunque priva del tappo rosso, su un commesso che stava sistemando alcune bottiglie. E poi, rivolgendosi alla cassiera, ha preteso il denaro. «Dammi i soldi, dammi i soldi», l’ha esortata con fare non certo gentile. Con molta probabilità il rapinatore è di nazionalità italiana, visto che si esprimeva correttamente nella nostra lingua. Non è chiaro, tuttavia, se parlasse con accento triestino.

In quel momento all’interno del supermercato si trovavano soltanto pochi clienti. Ma nessuno, oltre ai due dipendenti della Coop, si è accorto di nulla perché nessuno, in quel momento, era in fila alla cassa. Questione di minuti, tanto è bastato all’uomo per agguantare il denaro e dileguarsi velocemente lungo le vie del quartiere. Sul posto è intervenuta una volante della Questura che ha interrogato i presenti e ha avviato le indagini tuttora in corso.

«È entrato ma dentro c’era pochissima gente in quell’istante, forse perché ieri pomeriggio (venerdì, ndr) erano tutti impegnati a seguire la partita della nazionale», racconta la responsabile del punto vendita di via Vergerio, che non era presente al momento della rapina ma che è giunta pochi minuti dopo. «Ha sopraffatto il mio collega che stava mettendo a posto delle bottiglie. La cassiera se n’è accorta subito e ha ovviamente immaginato a cosa puntasse quell’uomo...».

Il rapinatore voleva i soldi, ma la cassa era chiusa con un codice. L’ha ottenuto e poi ha spintonato la donna. «Non guardare», le ha detto. Infine è fuggito dall’uscita di sicurezza. Alcune persone l’hanno visto montare su una moto parcheggiata proprio lì davanti e imboccare, contromano, via Vergerio. Ma non si sa se il trentacinquenne abbia agito da solo o se alla guida del mezzo ci fosse un complice. Non ci sono stati comunque feriti, soltanto tanto spavento per i due dipendenti.

«Io - aggiunge ancora la responsabile del supermercato - sono arrivata lì immediatamente, dopo una decina di minuti. La mia collega che lavorava in cassa, come si può facilmente immaginare, era visibilmente scossa, le tremavano le gambe. Tutto è stato molto rapido, credo si sia trattato di un minuto e mezzo, non di più. Per fortuna nessuno si è fatto male, ma sono cose che purtroppo succedono».

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