Re Vittorio Emanuele III immortalato sul Quarin

CORMONS. Importante ritrovamento fotografico da parte degli attivisti del progetto “Tocs di Cormons”.
Dagli archivi di Europeana, un catalogo europeo di beni culturali, è emersa infatti una fotografia del Re Vittorio Emanuele III sul monte Quarin durante la Grande Guerra: un inedito, perché mai sinora c'era stata prova dell'effettiva presenza del sovrano sulla vetta del colle durante gli eventi bellici, nonostante l'osservatorio presente sul Quarin prenda il nome proprio dall'esponente di casa Savoia. E sulla cartolina scovata da Davide Polo di “Tocs di Cormons”, scattata con ogni probabilità da un ufficiale di stanza in quel sito, la didascalia parla chiaro: «Sua Maestà esce dall'osservatorio del monte Quarin». «Non si sa dove sia di preciso l'osservatorio - chiarisce Polo - quello che oggi chiamiamo così probabilmente era solo un deposito perché non è il punto d'osservazione migliore della collina, considerando dove passava il fronte. Certo è che l'immagine testimonia qualcosa su cui non c'era ancora stata una prova concreta sinora, ossia la presenza del re sul monte. Vittorio Emanuele fu a Cormòns l'8 giugno 1915 ed era già documentata fotograficamente la sua presenza alla Subida, in centro, in un'ospedale e a Brazzano. La sua foto sul monte rappresenterebbe quindi una novità». L'immagine è emersa da una raccolta organica che sarebbe appunto riconducibile ad un ufficiale militare che, continua Polo, «alterna foto scattate da lui ad altre ristampate e, per quanto sono riuscito a capire tramite il digitale, quella del re l'ha fatta lui. Le altre foto che ha scattato sono collocabili sul monte, e lo scrive chiaramente: per cui sapeva perfettamente dove si trovava e il rischio che abbia fatto confusione è piuttosto basso. In altre parole anche se la foto non si può considerare una prova assoluta della salita del Re sul monte è sufficientemente affidabile per poterla considerare un'ipotesi molto probabile. È dunque un documento eccezionale». Per Tocs di Cormons è il secondo "colpaccio" storico dopo la scoperta di un video, un anno e mezzo fa, del generale Eisenhower che passa in rassegna le truppe nella caserma cormonese: «Il fatto che siamo riusciti ad agganciare due documenti importantissimi in un tempo relativamente breve - commenta Polo, che è presidente dell'associazione Ukkosen Teatteri della quale fa parte il progetto fotografico di Tocs di Cormons - ci lascia ben sperare per il lavoro che stiamo facendo. Il web è pieno di materiale catalogato frettolosamente ma, applicando un minimo di metodo, è possibile trovare documenti di assoluto valore: è chiaro che l'era della condivisione digitale apre scenari estremamente interessanti anche per chi si occupa di storia locale».
Matteo Femia
Riproduzione riservata © Il Piccolo








