Recinzione anti-vandalismi per la magnolia secolare

Venne piantata nel 1867 e per i suoi colori divenne simbolo dell’Irredentismo Tre anni fa alcuni ragazzi accesero un falò sotto l’albero ai Giardini pubblici
Bumbaca Gorizia 17_02_2020 Magnolia giardini Pubblici recintata © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 17_02_2020 Magnolia giardini Pubblici recintata © Foto Pierluigi Bumbaca



Un albero, più che bello, monumentale. E più che oggetto di vandalismo, perseguitato. Queste sono alcune caratteristiche della Magnolia grandiflora, da più di 150 anni al centro dei Giardini pubblici di corso Verdi, che il Comune ha messo in luce ieri, spiegando le ragioni della sua messa in sicurezza.

La preziosa essenza arborea è ora attorniata da una gradevole recinzione in ferro battuto che impedisce di sostare sotto la sua ombra e in mezzo ai suoi rami bassi e contorti. Le ragioni dell’intervento sono state spiegate dal sindaco Rodolfo Ziberna e dall’assessore all’Ambiente Francesco Del Sordi, supportato da alcuni dipendenti del Comune che hanno curato la Magnolia in questi ultimi 3 anni. «Tutto è partito con un atto vandalico nel 2017 da parte di alcuni ragazzi che avevano acceso un falò sotto l’albero, incuranti non solo del suo pregio ma anche della sua delicatezza», ha detto Del Sordi.

Al fine di prevenire ulteriori vandalismi e allo scopo di valorizzare l’essenza arborea il Comune, nel 2018, ha chiesto un contributo specifico alla Regione. A seguire sono stati devoluti dall’ente regionale 8 mila euro prescrivendo che venisse realizzata una delimitazione dell’aiuola, al fine di evitare ulteriori danni dovuti al compattamento e al costipamento del suolo e alle continue arrampicate selvagge sulla pianta. Con questo contributo è stata effettuata una serie di interventi specializzati. La recinzione è stata poi autorizzata dalla Soprintendenza.

A completare il tutto ora manca solo la didascalia che spiegherà la storia della Magnolia e gli aspetti legati alla sua monumentalità. La pianta infatti è stata inserita in un apposito albo regionale e nazionale e, come tale, deve essere salvaguardata dalle autorità. Per quanto concerne gli atti vandalici del passato, pare che la Magnolia suscitasse odio viscerali fin da prima della sua piantumazione che risale ad un periodo in cui l’Austria aveva fortemente da temere le spinte irredentiste. La sua storia è quindi sempre stata controversa, tanto che, una volta sistemato l’albero nel 1867, da Gorizia a Vienna venne inviato un dispaccio alle autorità centrali con su scritto “La Magnolia è piantata. La città è tranquilla”. “Tranquilla” neanche più di tanto, perché l’albero fu oggetto di tagli, sciabolate e prelievi per garantirsi legna da ardere anche a seguire. Ad un certo punto la pianta venne affidata a un guardiano, incaricato di fare la ronda e prevenire altri attacchi, come si legge in uno scritto del 1895. Se però questa è storia, l’amministrazione comunale promette nuovi orizzonti per i Giardini pubblici. Secondo i piani di Ziberna, il parco andrà a collegarsi con una Valletta riqualificata. Bisognerà inoltre rendere i Giardini pubblici più fruibili introducendo strutture adeguate per potersi sedere. Ma non sotto la Magnolia. Questo è certo: lì non ci si potrà più fermare. –

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