«Regione contro il rigassificatore con documenti inequivocabili»
La Regione ha ribadito, in tutte le sedi e in tutti gli atti adottati, la ferma convinzione della non compatibilità del rigassificatore di Zaule con le prospettive di crescita e sviluppo dell’area interessata. È quanto contenuto nella risposta fornita ieri dall’assessore Sara Vito a un’interrogazione del consigliere regionale Giulio Lauri di Sel. La risposta sottolinea come nel Piano energetico regionale si rileva «l’inequivocabile volontà di non autorizzare sul proprio territorio il terminale, ritenendo tale progetto sovradimensionato per la Regione, oltreché in contrasto con il modello di sviluppo del Porto». Una convinzione condivisa dai rappresentanti della Slovenia, nel corso del Comitato congiunto, tenutosi il 10 maggio a Nova Gorica.
È stato inoltre ricordato da Vito come il 24 dicembre l’Autorità portuale abbia inviato al ministero dell’Ambiente una nota, con cui si evidenziava «la significativa modificazione del quadro ambientale alla base delle soluzioni progettuali a suo tempo proposte da Gas Natural e oggetto del decreto di Via del 17 luglio 2009». Da parte del ministero dell’Ambiente è stato indicato come la Via si sia conclusa e che eventuali problematiche sono da riportare nella più opportuna sede autorizzativa presso il ministero dello Sviluppo economico. In tale sede «la Regione non mancherà di appoggiare le legittime richieste dell’Autorità portuale». Il primo aprile, inoltre, la giunta regionale ha approvato il nuovo Piano regolatore del Porto che non prevede la realizzazione dell’impianto. Il 22 aprile, infine, è stata approvata una delibera di generalità con la quale «si dà mandato al rappresentante regionale in seno alla Commissione Via ministeriale di informare gli organi istituzionali della volontà della Regione di non autorizzare l’impianto sul proprio territorio».
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