Regione in azione con il piano di rilancio dei laghetti di Dobbia

Incontro a Trieste con gli assessori Vito e Santoro: progetto di recupero ambientale e sociale di circa tre ettari
Di Luca Perrino

RONCHI DEI LEGIONARI. Potrebbe essere l’anno decisivo, il 2016, per il risanamento ambientale e la valorizzazione dei laghetti di Dobbia, a Ronchi dei Legionari.

«Il progetto di valorizzazione dell’area va incontro alle esigenze del territorio, proponendo la riqualificazione di una zona degradata in cui l’associazione “La Fenice onlus” ha già effettuato un primo intervento a scopo ecologico».

È questo il giudizio espresso dagli assessori regionali all’Ambiente, Sara Vito, e al Territorio, Mariagrazia Santoro, dopo l’illustrazione di un piano preliminare di recupero ambientale e sociale di una superficie di circa tre ettari.

L’incontro, avvenuto a Trieste, ha visto la presenza dell’assessore comunale all’Urbanistica, Gianluca Masotti, e di Dario Rino, presidente dell’associazione “La Fenice”, accompagnato da Giuseppe Maio, insieme al segretario del Partito democratico, Franco Miniussi, e l’architetto Francesca Maio, che ha fornito gli elementi di dettaglio dell’importante operazione.

«Si tratta di un progetto – hanno spiegato gli assessori regionali Vito e Santoro - sul quale converge il consenso delle istituzioni, la Regione insieme alla Provincia di Gorizia e all’amministrazione comunale. Un progetto che ora dovrà essere precisato su alcuni punti, come la necessaria variante urbanistica che permetterà di intervenire in modo concreto».

L’associazione “La Fenice”, che nel gennaio scorso aveva sottoscritto con la Provincia di Gorizia il contratto per l’utilizzo gratuito dell’area, intende farne un polo di svago, sport e relax, valorizzando in particolare la pesca sportiva, la didattica legata alla botanica e gli spazi dedicati al tempo libero, con un occhio di riguardo al cicloturismo.

Le biciclette beneficerebbero, infatti, di un parcheggio all’ingresso e di una piccola struttura di assistenza, contando sulla vicinanza del polo intermodale e il centro cittadino.Nell’area botanica viene prevista la creazione di sette percorsi in terra stabilizzata con bordi rialzati segnapercorso e tavole sensoriali per una piena fruibilità da parte dei portatori di handicap.

L’ampliamento dell’area gioco per i bambini, una struttura dotata di cucina e sala multiuso e una postazione dedicata ai pic nic, faranno il paio con alcune strutture di supporto alla pesca sportiva, come una sala, cucina, servizi igienici, nel lato nord del lago.

La ripulitura dell’area è già stata effettuata, a proprie spese, dal sodalizio, che ha espresso il proposito di salvaguardare il bacino dei laghi e il circostante aspetto paesaggistico-ambientale e, al tempo stesso, di «restituire alla collettività - ha detto Dario Rino - un’area dove stare insieme».

Il tutto, come ha rimarcato da parte sua l’architetto Maio, senza stravolgere l’assetto attuale del parco.

@luca_perrino

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo