Ressa agli sportelli per i bonus energia

File infinite agli uffici comunali dell’Area welfare in via Mazzini in vista della scadenza dei termini per gli sconti sulle bollette
Di Benedetta Moro

File infinite, utenti spazientiti, nervi che saltano. Come accaduto ieri mattina quando un ragazzo seguito dal Sert, scendendo dagli uffici al terzo piano dove ha ricevuto probabilmente risposte ritenute non soddisfacenti, si è sfogato lanciando per terra qualche “totem” di cartone. «Non vi preoccupate, queste cose succedono spesso qui», spiegano gli operatori della sede dell'Area servizi e politiche sociali del Comune in via Mazzini. «Per fortuna qui totem li ha lanciati all'indietro, altrimenti mi beccava», afferma Antonella, in fila sulle scale. Lei, seduta sugli scalini, è una delle tante mamme (pochi i papà) titolari della Carta famiglia, che in questi giorni si sono armati di di pazienza per fare la fila e consegnare in particolare la documentazione per ricevere il bonus sulla riduzione delle bollette dell'energia elettrica, per cui c'è ancora tempo fino al 20 maggio. In occasione di questa ultima settimana, per i ritardatari e non, gli sportelli effettuano un'apertura anche durante orari straordinari.

«So già che devo prendermi candidamente tutta la giornata - commenta Elena ridendo - ormai sono abituata e mi sono attrezzata con i giornali da leggere. Forse è meglio venire al pomeriggio, quando a volte fanno più velocemente». Lei, come la sua amica Tanja, con cui si è incontrata per caso in questa divertente mattinata all'insegna della burocrazia italiana, è dalle 9.30 che aspetta il suo turno. Sono le 11.20 e ha davanti a sè ancora quindici persone, un miraggio rispetto alle quasi cento che aveva prima. In realtà ci sono altri due modi diversi per depositare i documenti utili: via mail o raccomandata. «Non mi fido di mandarlo per posta elettronica, perché non so se ricevo una risposta e dunque non posso sapere se tutto quello che ho inviato è giusto - spiegano Elena e Tanja -. Era molto meglio la soluzione via fax come gli altri anni, ma da quest'anno l'hanno abolita, non si sa perché», commentano in molte mentre attendono. La causa la spiegano dagli sportelli: «L’apparecchio non funzionava». «Non ha senso mandare via raccomandata perché spendi circa 8 euro tanti sono i fogli, il bonus è una miseria, 30-40 euro» spiega invece Antonella, che l'altro ieri aveva spedito in missione il marito, che poi però ha dovuto rientrare in ufficio poiché “ingenuamente” si era preso solo un'ora di pausa. Questa mattina invece è venuta lei, anche se comunque si è dovuta far accompagnare, perché essendo in parte disabile, non può parcheggiare l'auto vicino.

Tanja a un certo punto abbandona amica e sportelli, non ce la fa più. «Alla fine c'è sempre fila, a volte venivo alle 8.30 in modo da saltarla, questa volta sono venuta più tardi e sono rimasta fregata». Altre ritardatarie dell'ultima settimana prendono atto della loro folle intenzione di presentarsi all'ultimo. «Io dovevo raccogliere tutte le deleghe della mia famiglia, quindi mi ci è voluto tempo e sono venuta tardi per questo, aspetto e pazienza» racconta Laura. Come altre mamme si è portata dietro la piccola figlia. «Lei sta tranquilla, salta un po', le do un frutto, insomma il tempo passa, così la cresco già facendole capire come non funzionano le cose». Ma quali potrebbero essere le soluzioni per migliorare la situazione? «Aumentare gli sportelli, il personale e le giornate», suggerisce Elena. «Secondo me dovrebbero fare tutto in via telematica e soprattutto non cambiare ogni anno la documentazione che bisogna presentare - dice Genny -. Quest’anno ad esempio bisogna portare tutte le bollette con le ricevute di effettuato pagamento, ma non tutti se le salvano», continua Genny.

Selene infatti, di origine colombiana e da 11 anni in Italia, che ha scoperto per caso la possibilità di avere una riduzione sul pagamento della bolletta luce e gas, è dovuta andare all'Enel a farsi dare tutte le ricevute, perché non le aveva più. Accompagnata da un'amica, è arrivata alle 10, quando già l'ufficio era pieno. Quando ha preso il numero, mancavano esattamente cento persone. «Non importa, vado a fare due commissioni e torno», aveva detto. Arrivano le 12.50, gli sportelli dovrebbero aver chiuso da venti minuti. Antonella, Elena, Genny e Laura non ci sono più. Qualcuna avrà portato a termine la propria missione, altre esauste probabilmente avranno ceduto prima. La sala non è più tanto affollata, sembra di essere tornati alla normalità. Ci saranno circa venti persone ancora. Sui gradini, dove nella mattinata l'uomo del Sert aveva fatto una scenata, c'è però ancora Selene.

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