Riaprono bar e spiaggia anche a Marina Nova
In attesa di vedere la realizzazione del mega-progetto da 50 milioni di euro dell’imprenditore bolzanino Carlo Pivetti, Marina Nova si prepara a dare inizio alla sua stagione balneare. Con due novità: da sabato scatterà la nuova gestione del bar-ristorante, che sarà quindi nuovamente a disposizione dei bagnanti, e la concessione per la spiaggia, piccola, appartata, ma decisamente su misura delle famiglie.
Parte del retrospiaggia, poi, sarà destinata a parcheggio a pagamento a disposizione di coloro che non intendono lasciare la loro auto all’esterno sotto il sole. Dopo l’inaugurazione della stagione a Marina Julia, dunque, anche Marina Nova si appresta a giocarsi le sue carte. Senza grandi ambizioni, in attesa che quella che un tempo era chiamata Isola dei Bagni venga trasformata in una spiaggia a 5 stelle, con una darsena da quasi 400 posti-barca, villette, un camping, ristoranti e piscina affacciati sul mare. Un progetto tanto ambizioso quanto sofferto.
Il primo a mattere gli occhi sull’Isola dei Bagni fu Flaviano Tonellotto, già presidente della Triestina calcio. Ma il suo progetto, come peraltro molti altri suoi, sfociò nel nulla di fatto. Peggio, in un interminabile contenzioso con Carlo Pivetti, risoltosi a favore di quest’ultimo, che ora sembra davvero intenzionato a rilanciare il suo piano, tanto che nel febbraio il rilancio dell’Isola dei Bagni è approdato in Consiglio comunale per dare il via alla procedura autorizzatoria.
Un primo passo amministrativo che apre le porte a un percorso complesso e articolato, finalizzato a dare un futuro di grande livello alla spiaggia.
L’Isola dei Bagni è stata, fin dall’inizio del secolo scorso, l’unico litorale frequentato dei monfalconesi che lo raggiungevano in “vaporetto” o a nuoto.
Con la nascita dei cantieri l’Isola ospitava le colonie estive frequentate dai figli dei cantierini. Negli ultimi decenni del secolo scorso la gestione dell’Isola è passata alla Itmar che vi aveva installato un camping, il ritorante, alcuni campi da tennis e un supermercato. La successiva “scommessa” di Tonellotto ha di fatto causato l’abbandono l’Isola, rimasta però nel cuore dei monfalconesi.(f.m.)
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