Ribasso del 10% per l’impianto di Compost

Staranzano per la terza volta cala il prezzo di vendita: da 256mila euro si dovrebbe scendere a 230mila
Di Ciro Vitiello
Bonaventura Monfalcone-06.01.2015 Sindaco Marchesan-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-06.01.2015 Sindaco Marchesan-Staranzano-foto di Katia Bonaventura

STARANZANO. Asta tris a prezzo ancora ribassato per l’impianto di “Compost verde”, la struttura comunale di Bistrigna a Staranzano accanto al depuratore fognario di Iris. La giunta sta per varare, infatti, la delibera per l’emissione di un nuovo bando che per la terza volta metterà in vendita l’immobile, dopo che anche il secondo appuntamento pubblico era andato deserto e senza compratori. La conferma di tale impegno del programma amministrativo, è arrivata nei giorni scorsi prima da parte del sindaco Riccardo Marchesan e poi dall’assessore ai Lavori pubblici, Erika Boscarol. L’immobile affidato alla cooperativa Sager, già dal 2011 era diventato del Comune ma ingestibile. Per questo motivo era stato inserito nel “Piano di alienazioni e valorizzazioni immobiliari”. «Per quanto riguarda il processo di cessione – dichiara il sindaco Marchesan - intanto dispiace ribadire che sia andata a vuoto anche la seconda asta. Andremo avanti lo stesso. Il costo iniziale era partito da 285 mila euro per calare la seconda volta a 256.500 euro. Adesso la giunta comunale sta valutando quale ulteriore ribasso rispetto al prezzo originario». Se la decisione di diminuire l’importo dovesse essere del 10% rispetto al precedente, il costo dovrebbe aggirarsi sui 230 mila euro. A meno che il Comune non decida di abbassarlo ulteriormente per favorirne l’alienazione. Alla luce della mancata presentazione di offerte e per lo scarso interesse suscitato dalla cessione dell’immobile, sembra proprio che il prezzo sia “troppo elevato”, visto che in alcuni interessamenti era stato evidenziato come un elemento critico per la vendita. Sono passati, infatti, quasi quattro anni ma non si è trovato ancora il compratore. Il nuovo bando, in pratica, dovrebbe ricalcare i due precedenti, tranne appunto la ridefinizione del prezzo ancora da ufficializzare. Inoltre, il documento dovrebbe contemplare anche il sistema della “licitazione privata”, ovvero stabilendo un prezzo a base d’asta, verranno invitati a partecipare solo i soggetti considerati idonei a concludere il contratto, dopo una valutazione preliminare da parte dell’amministrazione comunale. Verranno cioè consultate aziende o privati che si presumano possano essere interessate all’acquisto. Con la crisi economica e i sempre più avari trasferimenti statali, la somma potrebbe essere un’importante risorsa per portare denaro fresco alle precarie risorse finanziarie delle casse comunali. L’eventuale incasso verrebbe in parte destinato alla realizzazione di opere pubbliche e di rinforzare, inoltre, altre voci “bisognose” di aiuto. Il Comune esclude che un eventuale compratore possa riprendere la produzione originaria poiché richiederebbe diverse modifiche strutturali all’impianto costruito circa 18 anni fa, visto che ha interrotto da tempo la linea produttiva.

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