«Ridurremo le emissioni in atmosfera del 20%»

«Nell’ultima seduta della Commissione ambiente l’assessore Umberto Laureni ha illustrato lo stato di attuazione del Piano delle Attività per l’Energia Sostenibile (Paes). Si tratta di un passaggio...

«Nell’ultima seduta della Commissione ambiente l’assessore Umberto Laureni ha illustrato lo stato di attuazione del Piano delle Attività per l’Energia Sostenibile (Paes). Si tratta di un passaggio intermedio molto importante, previsto a seguito dell’approvazione del Paes avvenuta con delibera consiliare del 10 febbraio 2014». Lo riepiloga il consigliere comunale del Pd, Mario Ravalico, presidente della Commissione consiliare competente per l’ambiente.

«Il documento presentato valuta l’avanzamento delle azioni fin qui implementate ai fini della riduzione delle emissioni in atmosfera di anidride carbonica - prosegue Ravalico -, azioni messe in atto dal Comune ma anche dagli altri enti che hanno accettato di far parte di questa sfida cioè Università, Trieste Trasporti, Azienda ospedaliera, Area di ricerca e così via». Secondo l’esponente del Partito democratico «con l’approvazione del Paes, nell’ambito del Patto dei sindaci europei sottoscritto da Cosolini nel 2013, Trieste entra a far parte a pieno titolo della cerchia di città europee che vogliono affrontare le problematiche del ventunesimo secolo con un approccio adeguato che nulla ha più a che spartire con le categorie mentali del Novecento. In tale senso appare evidente l’importanza dell’obiettivo che ci si prefigge attraverso il Paes: la riduzione di emissioni di anidride carbonica del 20% entro il 2020 rispetto all’anno di riferimento (2011). Ci si sta muovendo pertanto essenzialmente su tre linee strategiche: risparmio energetico negli edifici privati, produzione di energia da fonti rinnovabili e riduzione inquinamento atmosferico dovuto ai trasporti».

Sulla base del rapporto presentato in commissione da Laureni, «le azioni finora concretizzate hanno permesso di superare di poco il 35% del totale programmato. Un risultato non disprezzabile che non permette però di dormire sugli allori. È necessario ancora uno sforzo notevole soprattutto in alcuni settori, che possono dare un contributo fondamentale al raggiungimento dei valori di riduzione prefissati», conclude Ravalico.

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