Rifiuti abbandonati a Ronchi: trovati materiali edili e eternit

L’amministrazione ha dovuto ricorrere a una ditta esterna per eseguire i lavori di pulizia e smaltimento
Di Luca Perrino

RONCHI DEI LEGIONARI. Ci risiamo. I maleducati impervestano e l’amministrazione comunale di Ronchi dei Legionari deve ancora una volta mettere mano al portafoglio.

Quasi 9mila euro, infatti, sono stati spesi in queste settimane per affidare a un’impresa privata i lavori di pulizia e di smaltimento di una grande quantità di rifiuti abbandonati in via Dobbia, nel rione di San Vito, in salita Ugo Polonio, qui siamo a Vermegliano, mentre in via delle Volpi sono state smaltite delle strutture che contenevano amianto.

È ancora una volta, dunque, emergenza rifiuti, nonostante le raccomandazioni, nonostante che un nuovo regolamento inasprisca le sanzioni e nonostante che la municipalità ronchese offra, anche per via telematica, tutti gli strumenti per gestire al meglio lo smaltimento di ogni genere di rifiuto.

Spesso ignoti, approfittando delle ore serali, mettono nel bagagliaio dell’auto o, anche, utilizzano un camioncino, e disperdono residui di lavorazioni edili, materiale ingombrante ed anche rifiuti casalinghi laddove le zone sono più periferiche e defilate.

Ma in tutti questi casi è il Comune a dover provvedere, con i propri operai e, quando la questione si fa più seria, affidando un appalto a una ditta esterna, con un maggior dispendio di risorse economiche che, dunque, vengono distolte da altri impegni e da altre necessità.

Le strade più defilate e più buie dei rioni, come Vermegliano, Selz e San Vito, sono le “mete” preferite e proprio via delle Volpi, la strada che da via 24 Maggio porta a Staranzano, non è nuova ad abbandoni, come quello segnalato nelle settimane passate agli uffici competenti.

La “mappa” delle discariche o delle mini discariche inizia dal Carso, da sempre meta prediletta di chi abbandona le immondizie. Ed allora, percorrendo salita Ottone Pecorari e dopo aver attraversato il sottopasso lungo il tracciato autostradale, ecco lo “spettacolo”. Vi hanno buttato di tutto. Non solo ramaglie e resti dello sfalcio dei prati, ma anche rifiuti domestici e scarti di demolizioni.

Insomma, il solito repertorio che, poi, è corredato anche da alcuni resti animali, forse il risultato di macellazioni non proprio corrette.

Via Metlika, salita Doberdò e il parco delle Mucille, nel rione di Selz, sono sempre le aree più a rischio e non valgono a nulla gli appelli e i controlli che, in passato, non hanno mai portato ai frutti sperati. I controlli hanno visto impegnate pattuglie della Polizia locale in borghese, ma non c’è stato verso di “beccare” qualcuno in flagranza, ovvero nell’atto di abbandonare rifiuti.

Così la gente, quella la cui coscienza civile non rientra nel proprio Dna, continua a fare delle vie e delle piazze ronchesi terra di conquista. E spesso c'è anche chi scambia le benne per la raccolta del verde e delle ramaglie per vere e proprie discariche a cielo aperto. Che fare?

@luca_perrino

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