Rischio bassi fondali Parte il dragaggio del canale Est-Ovest

Da oggi l’intervento per evitare che si incaglino le barche ormeggiate al Polo nautico e al Villaggio del pescatore
Di Giulio Garau

Via ai lavori di dragaggio del Canale Est-Ovest: giorni fa è arrivata l’ordinanza con il via libera dell’Autorità marittima e oggi potranno iniziare gli scavi dei fangni che in certi punti critici potrebbero rischiare, con la bassa marea, di far incagliare le barche a vela con derive che pescano più in profondità. A eseguire i lavori sarà la ditta Colussi di Grado, incaricata dal Consorzio per lo sviluppo industriale, con due draghe e i lavori dovrebbero concludersi entro il mese. Obiettivo dell’intervento è un primo stralcio di lavori per togliere circa 2mila metri cubi di fanghi mettendo in sicurezza (per la navigazione) i punti critici, nel canale Peschiera di fronte al Villaggio del Pescatore e alla Polisportiva San Marco.

In autunno il secondo lotto di scavi che dovrebbero essere completati asportando almeno 10mila metri cubi di materiale costituito da accumuli di fango e detriti sul fondale portati dalle mareggiate e le libecciate dell’inverno. Inizio d’estate serena dunque per i centinaia e centinaia di diportisti che utilizzano il canale per raggiungere marina e ormeggi, ma anche per tutte le realtà della nautica e della cantieristica, da Nautec a Marina Lepanto fino a Tavoloni, Ocean, Cadei, Crackboat e altri, che potranno proseguire l’attività evitando di vedere i clienti finire in secca, soprattutto quelli delle barche a vela che pescano sott’acqua con le derive.

Il rischio di secca per alcune barche stava aumentando di giorno in giorno: la quota del fondale medio infatti va da 2,5 a 2,8 metri, ma con la bassa marea le barche rischiavano di incagliarsi. Con il dragaggio, che dovrebbe costare complessivamente 400mila euro, il canale Est-Ovest dovrebbe raggiungere una profondità media superiore comunque ai tre metri. Le draghe per eseguire l’opera sono la motobarca Grecale e la galleggiante Moro. In caso di malfunzionamento, come riserva, saranno sostituite dalla motobarca Sofia e dalla galleggiante Galea. Inizialmente il Consorzio si era rivolto alla ditta Opemar di Latisana che si era già occupata della manutenzione e del dragaggio del canale Est-Ovest e che aveva utilizzato la motonave Maria Rosa. Un mezzo che quest'anno non aveva i documenti in regola e dunque era stato giudicato inidoneo a fare l’opera. Una corsa contro il tempo dunque per il Consorzio per lo sviluppo industriale di Monfalcone incaricato dalla Regione della manutenzione del canale che, tra le varie realtà, serve cantieri come MonteCarlo Yachts. Inizialmente si dovevano togliere almeno 10mila metri cubi di fanghi con varie soluzioni di smaltimento, ma la burocrazia che richiede iter più lunghi ha fatto optare per un primo intervento a giugno e uno successivo in autunno. I fanghi dragati in questo primo stralcio di lavori saranno trattati a terra nell’apposito impianto di smaltimento.

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