Riserva marina di Miramare, area decuplicata

L’Unesco ha detto sì all’ampliamento che includerà specchi acquei e zone terrestri
sterle trieste restituita la libertà a due tartarughe- parco marino di miramare
sterle trieste restituita la libertà a due tartarughe- parco marino di miramare

La Riserva marina di Miramare sta per diventare dieci volte più grande: da quest'anno infatti tutelerà un territorio più ampio passando da 300 a 3mila ettari coprendo gran parte della Costiera Triestina.

Lo annuncia il Wwf ricordando che la riserva fa parte dei siti tutelati dall'Unesco. «Sulla punta a Nord Est dell'Adriatico si trova la prima area statale marina protetta (Amp) statale d'Italia, quella di Miramare» che il Wwf Italia gestisce da poco meno di trent'anni e che è tutelata anche dall'Unesco in quanto «Riserva MaB», «una certificazione - spiega l'associazione ambientalista - che sigla l'armoniosa convivenza tra uomo e biodiversità».

Questo ampliamento «è stato possibile grazie a un lungo percorso - sottolinea il Wwf -. L'area marina protetta di Miramare partecipa al programma MaB dell'Unesco dai primi anni '80. Nel 2011, in accordo con il Comitato nazionale MaB è stato proposto un ampliamento che dai 300 ettari iniziali porta a quasi 3mila ettari, includendo un'ampia zona di transizione marina e terrestre lungo la Costiera Triestina; questa fascia è costituita sia dall'altipiano carsico calcareo che scende sul Golfo di Trieste sia dal tratto di mare prospiciente». Lo scorso aprile l'Advisory Commitee di MaB-Unesco ha accolto le integrazioni presentate dalle autorità italiane confermando che la nuova proposta di Riserva Mab, che si emana dalla Amp di Miramare, asseconda i criteri per poter ampliare i propri confini. «Il cuore della nuova Riserva MaB è costituito dalla Area marina protetta di Miramare, circondata da una zona buffer marina verso il largo e dal parco di Miramare verso terra», dove si trova il castello. «All'interno della Riserva MaB si alternano habitat terrestri e subacquei di grande varietà e pregio e si integrano le attività umane di fruizione e di produzione creando i presupposti migliori per un ambizioso progetto di sviluppo sostenibile e conservazione. Ne sono un esempio - afferma il Wwf - le attività di fruizione e sensibilizzazione che ogni anno la Amp di Miramare gestisce all'interno dei propri confini, come il sea watching e le uscite naturalistiche, e che d'ora in poi verranno ulteriormente implementate anche nella nuova Riserva MaB».

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