Rissa tra albanesi, faccia dilaniata dai pugni

La lite tra i due era cominciata su un campo di calcio, si sono incontrati in via Giulia e giù botte
Di Gianpaolo Sarti
Carabinieri al Palinuro (Salerno) dove e' stato arrestato Michele Di Nardo, 34 anni, ritenuto l'attuale capo del clan camorristico dei Mallardo, ricercato dal 2012 in tutta Europa, 25 agosto 2013. ANSA/ UFFICIO STAMPA CARABINIERI ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY++
Carabinieri al Palinuro (Salerno) dove e' stato arrestato Michele Di Nardo, 34 anni, ritenuto l'attuale capo del clan camorristico dei Mallardo, ricercato dal 2012 in tutta Europa, 25 agosto 2013. ANSA/ UFFICIO STAMPA CARABINIERI ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

Una lite tra albanesi iniziata su un campetto di calcio, continuata vari giorni dopo per strada e finita con un arresto.

E’ all’ospedale con 60 giorni di prognosi un trentaduenne albanese, colpito da un pugno fortissimo all’occhio capace di procurare varie fratture facciali alla vittima.

E’ stato lui ad aver avuto la peggio nella rissa con Ledian Fila, connazionale di quarant’anni ora ai domiciliari. Residenti a Trieste, entrambi lavorano nell’artigianato.

I dissapori sono cominciati circa un mese fa, pare, durante una partitella a pallone. Non è chiaro il motivo ma in campo devono essere volate parole molto pesanti, in albanese, e i rancori non si sono mai spenti. Fino a quando i due si sono ritrovati un mattino dei giorni scorsi, chissà se in modo fortuito o premeditato, per strada. In via Giulia, prima della Rotonda verso via Cologna. Dunque in mezzo alla gente.

Gli animi si sono subito surriscaldati e lì, tra i passanti, hanno voluto regolare il conto in sospeso. E’ la seconda volta, da quanto risulterebbe agli inquirenti, che si ripete l’aggressione. Stavolta è finita peggio.

Ledian Fila, stando alle ricostruzioni, ha steso il connazionale con un pugno all’occhio scaraventandolo a terra tanto da procurargli anche una ferita sulla schiena.

Non bastasse avrebbe continuato con altri calci. Alcuni amici avrebbero cercato di dividere i due albanesi, senza riuscirci.

Per il trentaduenne è stato necessario il ricovero in ospedale: il referto iniziale, a causa del colpo all’occhio e delle fratture riportate al volto, parlava di 40 giorni di prognosi, poi saliti a 60. Sulle prime si temeva addirittura la deformazione del viso.

E’ dal pronto soccorso che è partita la segnalazione ai Carabinieri. Nel giro di un’ora, pur con in mano pochi elementi disponibili, i militari dell’Arma sono riusciti a rintracciare l’aggressore. Per la vittima è stato necessario anche un servizio di vigilanza in ospedale, perché si temevano ulteriori ritorsioni.

Ieri mattina Ledian Fila, agli arresti domiciliari, è stato interrogato dal Gip, in Tribunale: a sua discolpa, lui che se l’è cavata con una maglietta strappata e poco più, sostiene di aver sferrato il pugno per difesa. Insomma, che l’aggressore non era lui, bensì l’altro. Sarebbe il trentaduenne, stando alla posizione espressa davanti al Gip, ad aver innescato il feroce litigio.

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