Rocce di scavo per riempire la discarica

È questa l’ipotesi operativa su cui sta lavorando Isontina Ambiente. Prevista, dopo la bonifica, la piantumazione di alberi
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia Discarica Pecol dei Lupi © Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia Discarica Pecol dei Lupi © Foto di Pierluigi Bumbaca

CORMONS. «Lo studio per chiudere la discarica di Pecol dei Lupi? Vi dico subito che redarlo non sarà una banalità. Lo elaboreremo al più presto ma ci vogliono molti approfondimenti».

Luciano Zanotto, presidente di Isontina Ambiente, è realista. E spiega che non sarà sicuramente una passeggiata di salute preparare il piano di chiusura e bonifica del sito cormonese. Intanto, però, “svela” quali saranno i capisaldi. «Il mandato - ricorda - è quello di utilizzare materiale terroso e non rifiuti. Elaboreremo una proposta che prevede l’utilizzo di rocce di scavo per colmare la volumetria residua della discarica», fa sapere Zanotto. Ma potrebbe prendere quota la richiesta/proposta del sindaco di Cormòns Luciano Patat di condurre in discarica le macerie dell’ex caserma Amadio, una volta demolita? «Credo sia di impossibile attuazione questa proposta. Perché? Perché, pur trattandosi di materiali inerti, sono rifiuti e Regione e sindaci hanno detto che a Pecol non potranno essere condotte immondizie di alcun genere». Ovviamente, ci dovrà essere una quantificazione della spese: è ovvio che i materiali terrosi hanno un costo, al contrario dei rifiuti. «Una volta completata la volumetria - conclude Zanotto - si procederà con la piantumazione di alberi. In giro per l’Italia sono stati effettuati dei recuperi territoriali di discariche veramente eccezionali. Isontina Ambiente farà le cose per bene».

Restano i contenuti dell’ormai famosa nota della Regione in cui si legge, testuali parole, che «la discarica di Pecol dei Lupi di Cormòns dovrà essere chiusa, nei tempi più rapidi, e con i costi minori. È quanto è stato stabilito a Cormòns nel corso di una riunione svoltasi nella sede municipale, alla quale hanno partecipato, oltre all’assessore regionale Sara Vito, il presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, i sindaci dell’Isontino, i vertici della società di gestione della discarica Isontina Ambiente e della Direzione centrale dell’Ambiente dell’amministrazione. Nel corso dei lavori, è stato altresì chiarito che il piano di chiusura della discarica dovrà essere predisposto dalla società di gestione, e approvato dalla Regione». «I sindaci hanno condiviso, assieme alle altre parti interessate presenti alla riunione odierna, che il progetto dovrà essere sostenibile, sia sotto il profilo ambientale, che quello economico. Dal canto suo, l’assessore Vito ha rimarcato l’importanza di procedere con urgenza al completamento della procedura di bonifica del sito. L’urgenza sollecitata dalla Vito rispetto al completamento dell’operazione, come ha precisato lo stesso assessore, è dettata dalla necessità di portare a buon fine la procedura di ripristino ambientale del sito». «Nella riunione si è infine concordato sull’ipotesi che i materiali da conferire nella discarica, per completarne la chiusura, dovranno essere di natura diversa dai rifiuti, come per esempio quelli terrosi».

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