Romano: «Quando si voterà i goriziani non dimenticheranno»

La sua posizione è sempre stata chiara: il Punto nascita di Gorizia non si tocca. L’ha affermato in tempi non sospetti anche quando in Regione c’era la giunta di centrodestra guidata da Renzo Tondo...
Bumbaca Gorizia 08.03.2009 Bice Bradaschia in ostetricia - Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 08.03.2009 Bice Bradaschia in ostetricia - Foto di Pierluigi Bumbaca

La sua posizione è sempre stata chiara: il Punto nascita di Gorizia non si tocca. L’ha affermato in tempi non sospetti anche quando in Regione c’era la giunta di centrodestra guidata da Renzo Tondo ed era più difficile (per il Comune di Gorizia) contrapporsi ad un’amministrazione dello stesso colore. Logico che oggi la delusione che sta provando è cocente. Silvana Romano, assessore comunale al Welfare e alla Sanità, non nasconde i suoi sentimenti. «Sono molto arrabbiata, scrivetelo pure. Purtroppo, è capitato di nuovo: deve essere sempre Gorizia a pagare il prezzo maggiore quando si parla di sanità, solo perché non è allineata politicamente alla Regione. Leggendo i provvedimenti decisi dalla giunta Serracchiani, mi pare che siano state penalizzate esclusivamente le amministrazioni di centrodestra. Questo è un “modus operandi” consolidato dello schieramento opposto quando è al governo».

Silvana Romano è sicura che i goriziani, quando saranno chiamati al voto, non si dimenticheranno di quanto fatto dal centrosinistra regionale. «E anche se si dimenticheranno, farò di tutto per rammentare loro cosa ha fatto l’amministrazione Serracchiani per la nostra città - promette battaglia l’assessore -. La chiusura del Punto nascita è una delusione totale: questo significa boicottare la collaborazione transfrontaliera».

L’assessore conclude con la vicenda-casa di riposo. «La giunta regionale dice che dobbiamo stare tranquilli e che i fondi arriveranno? Fino a quando non vedrò i soldi recapitati al Comune di Gorizia non mi tranquillizzerò». (fra.fa.)

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