Romans, il paese dove vivono più centenari

ROMANS. Per coloro che puntano a vivere a lungo, quasi quasi comincia a far gola l'aria di Romans d'Isonzo, sapendo che un'altra centenaria, la quinta, ha aggiunto oggi il suo nome, anche se è stata...

ROMANS. Per coloro che puntano a vivere a lungo, quasi quasi comincia a far gola l'aria di Romans d'Isonzo, sapendo che un'altra centenaria, la quinta, ha aggiunto oggi il suo nome, anche se è stata festeggiata ieri con qualche ora di anticipo, nell'elenco delle persone, tutte femmine, residenti sul territorio comunale, che hanno ormai superato il fatidico traguardo del secolo di vita. Si tratta della dinamica e instancabile Narcisa Bogar, vedova Franco, nata a Villesse il 23 giugno 1914, ma residente a Romans dal 1940, quando in seconde nozze si è maritata con il concittadino locale Luigi Franco, più noto come “Gigi Pescjador”, dal quale è rimasta vedova nel 1990 e dal quale ha avuto il figlio Lucio. Il segreto della sua longevità, lavoro e ancora lavoro, senza tregua alcuna - dicono i familiari - unito ad un carattere molto deciso e autoritario, tanto da cucirsi addosso l'appellativo di “Narcisa - decisa”. In verità Narcisa si è sempre mostrata molto gentile, rispettosa e soprattutto solidale con tutti, ma nel contempo il suo fare è stato quantomai deciso e risoluto, grintoso, senza mezze misure. Un carattere che la vita gli ha di sicuro imposto giorno dopo giorno, chiamandola a sostenere dei continui sacrifici e a sopportare delle traversie che l'hanno probabilmente segnata. La famiglia Bogar, infatti, di origini ungheresi, è approdata a Villesse, dove i genitori di Narcisa, modesti agricoltori, hanno avuto otto figli, chiamati a lavorare i campi ma andati pure a servire nelle famiglie più benestanti, come ha fatto Narcisa trasferendosi a Monfalcone, così come ha lavorato pure duramente nella grande storica impresa costruzioni della Todt. Narcisa si è sposata una prima volta nel 1935, trasferendosi a Soleschiano di San Pier d'Isonzo, ma dopo soltanto due anni e nel giro di alcuni giorni ha perso sia il marito che il figlio, facendo ritorno a Villesse. Nel 1940 si è risposata con Luigi Franco, abitando in diversi luoghi a Romans, prima di mettere in piedi la sua casa smantellando e recuperando i pezzi delle trincee di guerra per innalzare insieme al suo Luigi la casa in via san Giorgio, dove ieri si è assistito ad un continuo via vai di gente, parenti, amici e conoscenti, che le hanno fatto gli auguri brindando alla sua salute tra le note di un'armonica che ha reso ancor più caloroso l'evento.

Ricordiamo che Narcisa ha unito oggi il suo nome a quello delle altre quattro ultracentenarie di Romans: Giovanna Fornasin ved. Battistutta, classe 1910, che vive a Romans; Adele Cabas vedova Menotti classe 1912, che vive a Fratta; Giovanna Zorzin vedova Spessot, classe 1913, che vive a Romans; Iolanda Vrech vedova Candussi, classe 1914, che vive a Romans.

Edo Calligaris

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