Romoli: «Gherghetta è come Luigi XIV»

Il sindaco risponde al presidente: «I Musei provinciali non sono di sua proprietà»
Bumbaca Gorizia 23/05/08 Provincia, incontro Sindaco - Gherghetta - Marincic - Foto di Valentina Balbi
Bumbaca Gorizia 23/05/08 Provincia, incontro Sindaco - Gherghetta - Marincic - Foto di Valentina Balbi

«Sapevo che Gherghetta era pieno di sé ma non pensavo si sentisse addirittura il nuovo Luigi XIV al punto da dire “Lo Stato sono io”».

Ettore Romoli usa l’arma dell’ironia per rispondere al presidente della Provincia, Enrico Gherghetta. Il tema? I Musei provinciali. «Ha detto che il patrimonio dei Musei non può andare nè alla Regione nè al Comune e, siccome la legge nazionale prevede che i beni demaniali possano essere trasferiti solo ad altro ente pubblico - contrattacca il sindaco - sostiene che si deve cambiare la legge! Ma dove siamo, in Corea del Nord? Su, cerchiamo di evitare di cadere nel ridicolo e, soprattutto, cerchiamo di ricordarci che ciò che appartiene alle istituzioni appartiene ai cittadini e non ai presidenti o sindaci di turno. Ergo, i Musei provinciali non sono nè di Enrico Gherghetta nè di Ettore Romoli ma della città di Gorizia e, mi auguro, che in questa assurda vicenda, si riesca a recuperare il senso delle istituzioni cosa che il presidente della Provincia dimostra di avere completamente perso».

Romoli, quindi, esprime la sua preoccupazione. «È evidente che la posizione di Gherghetta, pur essendo completamente al di fuori delle corrette regole istituzionali e fortemente discriminante per la comunità di Goriza, ha messo e mette in seria difficoltà la Regione di centrosinistra, lo stesso schieramento politico del presidente della Provincia. Ed è evidente che, pur di non scontentarlo, si cerca di non seguire la strada più logica, anche sotto l’aspetto legale, cioè il passaggio del patrimonio al Comune. Si stanno facendo i salti mortali, invece - accusa il sindaco - per arrivare a una sorta di compromesso pasticciato con il solo obiettivo di permettere a Gherghetta di avere ancora un ruolo e di evitare che i Musei “finiscano” nelle mani del Comune di Gorizia, con il rischio che questo li valorizzarli più di quanto si è fatto finora. Sembra una barzelletta ma, purtroppo, questa è la cruda verità. E, per continuare a garantirsi un ruolo ed evitare a Gorizia la possibilità di dare il giusto risalto a uno straordinario bene della città, Gherghetta propone addirittura di cambiare una legge dello Stato. Mi chiedo, ma ci sarà qualcuno che avrà qualcosa da dire su questa proposta di legge ad personam? Oppure, si possono calpestare tranquillamente istituzioni, leggi e cittadini senza neanche porsi il problema delle regole democratiche solo perchè si appartiene, politicamente, al centrosinistra?». Infine, il sindaco replica alle accuse di “città isolata”. «Gherghetta non ha trovato di meglio, per sostenere la sua balorda tesi, che rispolverare il vecchio clichè della Gorizia isolata dove ci si lamenta sempre che “ci portano via tutto”. Beh, non sto qui a elencargli tutte le azioni svolte con successo da questa amministrazione che hanno portano Gorizia ad avere nuovamente un ruolo in ambito internazionale, regionale e provinciale: tutto mentre la Provincia giocava con i pannolini lavabili e altre amenità. Dico solo che Gherghetta farebbe bene a rileggersi la sua intervista, dove si capisce molto bene chi è l’isolato e chi grida, purtroppo al singolare “mi stanno portando via tutto”».

(fra.fa.)

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