Ronchi non abbandona i suoi 360 gatti randagi seguiti dal Comune

RONCHI DEI LEGIONARI. Randagi ma non abbandonati a se stessi. Sono i gatti che popolano le colonie feline esistenti a Ronchi dei Legionari. Un “esercito” di mici che, dallo scorso anno, è passato sotto il diretto controllo dell’amministrazione comunale. Dallo scorso mese di marzo, infatti, è stato avviato un progetto, con durata pluriennale, per il contenimento delle nascite e di contrasto al randagismo. Dall’avvio dello stesso sono state censite 11 colonie che, ad oggi, sono complessivamente 41, e sono stati sterilizzati 92 gatti. Ai gatti viene inoltre apposto un microchip e registrati nell’anagrafe felina. A tal fine sono state stipulate due convenzioni, una con un’associazione animalista locale e l’altra con un medico veterinario privato. I gatti censiti complessivamente sono 207 femmine e 150 maschi. Nei mesi scorsi si sono anche registrati 2 adozioni e un decesso. Il Comune s’avvale della collaborazione dei volontari e con la disponibilità dei medici veterinari il programma sta dando ottimi risultati sia per il contenimento della proliferazione, sia per la cura della salute dei felini.
In passato era l’Azienda sanitaria ad occuparsi delle sterilizzazioni e del contenimento delle nascite dei gatti viventi in libertà, ma, attualmente, i felini vengono accuditi con l’ausilio dei privati e dei volontari e, dal 2016, il servizio di sterilizzazione e censimento è gestito nella sua complessità dall’ufficio problematiche ambientali del Comune, anche grazie all’ottenimento di contributi da parte della Regione e del Ministero della Salute. «È un progetto valido e utile – commenta l’assessore comunale all’Ambiente, Elena Cettul - desidero esprimere un ringraziamento a tutti i collaboratori e in particolare a coloro che volontariamente dedicano il loro tempo a questa delicata problematica. Il controllo delle colonie, la loro gestione e la consapevolezza che ci sia qualcuno che dà una mano alla comunità oltre agli organismi preposti a farlo, è indice di civiltà. Anche in questo campo i ringraziamenti vanno a tutti e tutte coloro che, anche a spese proprie, si prestano ad aiutare la collettività con sobrietà e amore. In una società dove spesso viene lodata l’ingannevole apparenza – conclude Cettul - è un piacere poter ringraziare chi nel silenzio non appare ma aiuta invece concretamente gli altri». La legge italiana tutela le colonie feline intese come insieme di due o più gatti che vivono in una zona pubblica. Rispettare i gatti non è solo un gesto d’amore, costituisce anche un obbligo in quanto cittadini italiani. Alcuni articoli del codice penale, integrati dalla legge 189 del 2004, prescrivono specifici comportamenti a tutela degli animali “randagi”. Il gatto è considerato parte integrante della società e, pertanto, va rispettato e tutelato.
La legge quadro 281 del 1991 contro il maltrattamento dei gatti tutela anche quelli che vivono in piena libertà e tutte le colonie feline. La presenza della colonia felina garantisce un controllo anche in relazione alla presenza di topi di cui i gatti sono predatori naturali.
@luca_perrino
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