Ruba nel centro rifiuti e finisce in manette

Africano colto in flagrante: tentava di asportare vecchi televisori e parti di frigoriferi: materiale destinato, forse, all’esportazione
Di Francesco Fain

Si è aperto un varco nella recintazione. È penetrato, così, all’interno del nuovo centro-rifiuti di via Gregorcic, al confine con il Comune di Savogna d’Isonzo. Non era minimamente interessato agli uffici o agli spogliatoi: le sue attenzioni si sono immediatamente concentrate sui... rifiuti. Ma non le “classiche” immondizie, bensì rifiuti speciali: vecchi televisori, frigoriferi, piccoli elettrodomestici destinati allo smaltimento. Ma la sua azione è stata interrotta dai carabinieri che l’hanno colto in flagrante. Il sospetto è che quel materiale potesse essere esportato in qualche Paese africano. L’uomo è stato arrestato per “tentato furto aggravato”.

Questi i fotogrammi del raid non andato a buon fine nella tarda serata di domenica. Dopo le 22, i militari di una pattuglia della stazione carabinieri di Gorizia Montesanto, nell’ambito di uno dei tanti servizi preventivi di contrasto al fenomeno dei reati contro il patrimonio disposti dal Comando Compagnia di Gorizia, hanno notato un’auto sospetta, una Fiat Punto di colore verde, ferma nella immediate adiacenze del “Centro di raccolta rifiuti” di Isontina Ambiente. Insospettitisi, i militari dell’Arma si sono fermati e hanno individuato una persona che, assieme al veicolo, con il supporto di una pattuglia del Norm, è stata sottoposta a perquisizione.

Ciò ha permesso di accertare che la persona (un cittadino extracomunitario successivamente identificato in Peter Tony, nato in Sierra Leone il 28 maggio 1975, residente a Pavia di Udine) era entrato all’interno del centro di raccolta dei rifiuti, aprendosi un varco attraverso la recinzione, e aveva sottratto 5 compressori di alcuni frigoriferi (dopo averli smontati), assieme a sette vecchi televisori a tubo catodico di varie marche, un set di 3 casse audio per Pc e un frullatore.

La perquisizione ha permesso anche di rinvenire gli attrezzi presumibilmente utilizzati per lo smontaggio dei compressori dai frigoriferi. In relazione al quadro probatorio, il personale dell’Arma ha proceduto all’arresto in flagranza del cittadino della Sierra Leone per il reato di tentato furto aggravato. Il magistrato di turno, informato dal personale della stazione carabinieri di Gorizia Montesanto, ha disposto la sua detenzione alla casa circondariale di via Barzellini. I carabinieri fanno sapere che «sono in corso accertamenti per verificare la destinazione del materiale oggetto del tentato furto». Non si esclude che il materiale potesse essere destinato all’esportazione in qualche paese Africano (nello specifico i televisori e i compressori) o utilizzato (si tratta del cosiddetto demanufactoring di cui parliamo più diffusamente nell’articolo sopra) per ricavare, previo smontaggio, componenti da rivendere o comunque, reimpiegare.

Fra i rifiuti rinvenuti ce ne sono alcuni relativi ad apparecchiature elettriche ed elettroniche o semplicemente rifiuti elettronici (talvolta citati anche semplicemente con l’acronimo Raee). Si tratta di scarti ritenuti pericolosi.

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