Saldi-flop, nell’Isontino affari giù del 10%

Madriz: «Calma piatta. E non soltanto a Gorizia». Kosic: «Troppi ribassi tutto l’anno. Il consumatore è disorientato»
Di Francesco Fain

«Calma piatta», secondo il presidente di Confcommercio Gorizia, Gianluca Madriz. «Grigiore totale», fa eco Benedetto Kosic, numero uno mandamentale della medesima associazione.

No, i saldi invernali non sono andati bene. «Ma non soltanto a Gorizia, in tutta la provincia», rimarcano all’unisono. Le attese erano altissime fra i negozianti ma il bilancio è tutt’altro che esaltante. Qualcuno ha provato a buttare lì qualche calcolo a spanne ed è uscito un “-10 per cento” rispetto all’altrettanto poco positiva tornata dei saldi invernali 2015.

Numeri, il presidente Madriz, non li fornisce. «Perché lasciano il tempo che trovano e perché rischiano di essere sin troppo semplicistici. Comunque, il bilancio non è dei più positivi. Non ci sono stati picchi, non ci sono stati exploit: hanno funzionato a macchia di leopardo e non parlo solamente del capoluogo ma di tutta la provincia». Il motivo? Indubbiamente, la crisi ha la sua bella fetta di responsabilità. E poi, c’è l’autentica overdose di offerte promozionali. «Mi chiedo: la liberalizzazione spinta cosa ha portato? Quali sono stati i vantaggi? Se ci fosse più chiarezza sulla presenza della grande distribuzione, che oggi è incontrollata, forse qualche risposta positiva in più ce l’avremmo».

Lucida anche l’analisi di Benedetto Kosic, presidente mandamentale di Confcommercio. «Tutti ci dicono che dobbiamo essere ottimisti e pensare con fiducia al futuro. Ma, francamente, non vedo grandi motivi per sorridere - allarga le braccia -. I saldi? Hanno funzionato i primi dieci giorni poi si sono stabilizzati nel solito grigiore. Circolano pochi soldi e fare il commerciante, ormai, è diventata una missione».

Secondo Kosic, poi, le campagne dei ribassi hanno perso ormai il loro effetto. «Ci sono troppe vendite promozionali, troppi sconti durante l’anno e il cliente finisce con il rimanere disorientato».

Nemmeno le vendite natalizie, come si ricorderà, erano andate bene. «Le vendite natalizie? Se limito il discorso alla mia esperienza personale, cioè alla mia attività, dico che si sono chiuse con un leggero segno positivo. Ma a sentire i colleghi non è stato un Natale esaltante. Tutt’altro. Abbiamo registrato segnali positivi soltanto in alcune categorie merceologiche, come l'abbigliamento intimo. Per il resto, si è confermato un panorama abbastanza stagnante. È inutile che ci nascondiamo dietro a un dito», aveva rimarcato lo stesso Madriz nel gennaio scorso. Beniamino Ursic, presidente dell’associazione “Le nuove vie” aveva lanciato anche un appello forte ai goriziani «affinché facciano gli acquisti in città per dare una mano a un comparto che soffre -. Purtroppo - annota ancora Ursic -, dal 2007 ad oggi, gli incassi sono sempre andati a scendere. Credo che gli unici che parlano di una ripresa siano i funzionari... dell’Agenzia delle Entrate. Battute a parte, il commercio sta soffrendo ancora».

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