Salta la mostra sull’amianto Altran: d’estate non si può

L’inaugurazione dell’esposizione di Buttignon era prevista per domani al Centro visite di Panzano. Il sindaco: errore averla inserita nel calendario degli intrattenimenti
Di Laura Borsani

Era stata inserita in calendario il 27 giugno (cioè domani) ospitata al Centro visite annesso al futuro Museo della cantieristica, in via Pisani, a Panzano. Ma la mostra “Imago pietatis” incentrata sulle morti di amianto attraverso l’esposizione delle opere di Franco Buttignon, ex sindacalista della Fiom e attualmente presidente dell’Auser di Gorizia, è stata annullata. Rinviata ad altra data, a circa 10 giorni di distanza dalla prevista inaugurazione. Un evento finalizzato a mantenere alta la riflessione sul dramma dell’amianto vissuto dal nostro territorio, grazie alle tele, per lo più di grande dimensione, di Buttignon, autore peraltro del monumento situato davanti al cimitero dedicato ai mutilati e invalidi del lavoro, come di quello realizzato nel rione di Aris San Polo, nonchè autore di un volume incentrato sui 30 anni di militanza sindacale in Fincantieri. «Si trattava di un evento articolato, con tanto di catalogo delle opere e interventi di personalità qualificate, pensato per ribadire il significato delle morti e delle malattie legati all’amianto e il relativo impatto sociale, volendo continuare a far riflettere su questo importante tema - ha spiegato Buttignon -. Il percorso organizzativo era iniziato a marzo. Tutto sembrava deciso, compresa la data dell’inaugurazione. Eppure una decina di giorni fa, mi è stato comunicato telefonicamente da un operatore dell’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune, che non se ne faceva più nulla».

Evidentemente qualcosa non ha funzionato, se le opere di Buttignon, circa 7 tele pronte per l’allestimento in via Pisani, sono rimaste a casa dell’artista. Il sindaco Silvia Altran, riconoscendo come sulla vicenda ci sia stato un errore quantomeno in ordine alla calendarizzazione della mostra, ha voluto aggiungere: «Fermo restando l’assoluto spessore dell’iniziativa su un tema che sta a cuore dell’amministrazione comunale, abbiamo deciso di annullare l’evento per ragioni di opportunità. Era stato, infatti, inserito nell’ambito degli intrattenimenti estivi, un contesto che ci è sembrato improprio per una questione così importante come quella sull’amianto. Da qui la decisione di riprogrammare la mostra al fine di valorizzarla al meglio. Di questi aspetti - ha precisato il sindaco - ne avevo parlato con lo stesso artista una decina di giorni fa, ringraziandolo per la sua sensibilità e impegno. Se sarà ancora disponibile, ci sarà il modo e il momento più appropriati per proporre questa iniziativa con il dovuto risalto». La Altran, quindi, ha aggiunto: «Per evitare fraintendimenti com’è accaduto in questo caso, stiamo allestendo uno sportello di riferimento per le associazioni e i soggetti proponenti le attività, ai fini della programmazione e delle relative procedure che si rendono necessarie».

Intanto emerge un altro aspetto. L’utilizzo della galleria di via Pisani, destinata alle iniziative di promozione del Muca, è soggetto a un rapporto di convenzione siglato tra il Comune e il Consorzio culturale monfalconese. Lo ha ricordato il sindaco spiegando che l’allestimento della mostra di Buttignon «va gestito nell’ambito di una programmazione condivisa». Che forse il “difetto di comunicazione” sia riconducibile ai rapporti tra ente locale e Ccm? L’assessore Paola Benes ha osservato: «Il settore della Cultura e quello della Promozione del territorio (ora affidato al vicesindaco Omar Greco, ndr) devono programmare assieme all’Ecomuseo del Ccm le attività per la sala via Pisani, nata per promuovere il Museo della cantieristica».

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