San Polo, operazioni solo nei giorni feriali «Un esperimento»

Il direttore generale Cortiula: attendo lo studio dei chirurghi Il consigliere regionale Moretti: «No a ridimensionamenti»
Di Laura Borsani
Altran Mf-Dirigenza Sanitaria dott.Cortiula
Altran Mf-Dirigenza Sanitaria dott.Cortiula

All’ospedale di San Polo si prospetta la riorganizzazione dell’Area Chirurgica, che prevede attività operatorie solo nei giorni feriali, da lunedì a venerdì. Tecnicamente viene definito “week surgery” e verrebbe a interessare i servizi di Chirurgia, Ginecologia, Ortopedia e Otorinolaringoiatria. Si tratta di un modello definito “sperimentale” dal direttore generale dell’Ass 2 Isontina, Gianni Cortiula, già applicato con risultati efficaci in altre realtà. Il Pal 2014 dell’Ass, strumento programmatorio aziendale, indica l’avvio del progetto a partire dal 1° luglio. Ma Cortiula ha chiarito di non aver ancora assunto una decisione, in attesa di ricevere lo studio di fattibilità affidato agli stessi chirurghi. «È un percorso - ha spiegato - inserito nel Piano di attuazione locale presentato in Regione e validato anche dai medici professionisti. La data indicata è quella del 1° luglio, ma attendo di vedere la relazione che i medici esperti mi presenteranno prima di decidere». Perchè è stato scelto il San Polo rispetto a Gorizia? Il direttore generale ha osservato: «Questa modalità organizzativa è stata ipotizzata dagli stessi professionisti più funzionale e fattibile all’ospedale di Monfalcone. Ciò non toglie, tuttavia, che qualora dovesse dare esiti positivi, venga anche estesa a Gorizia».

Siamo, dunque, ancora in una fase “preliminare”. Ma intanto, c’è già chi pone una serie di questioni, temendo una sorta di “ridimensionamento” dei servizi al San Polo. Il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti, ha osservato: «Il Pal 2014 dell’Ass isontina ha previsto, per razionalizzare le risorse, la riorganizzazione dell’Area Chirurgica (dimezzamento dei posti letto da 80 a 40 e di conseguenza delle attività operatorie nei soli giorni feriali, da lunedì a venerdì per tutte le attività chirurgiche di Chirurgia, Ginecologia, Ortopedia e Orl), senza però indicare quale fosse la sede ospedaliera di attuazione. È di questi ultimi giorni, invece, la volontà della Direzione generale dell’Ass (esplicitata in tre righe di avviso del Direttore sanitario ospedaliero) di attuare tale “week surgery” a San Polo a partire dal 1° luglio». Moretti ha aggiunto: «Premesso che nessuno vuole negare la necessità di riorganizzare anche queste attività, ma a questo punto - proprio nel periodo in cui la Regione sta definendo una Riforma Sanitaria che vedrà al centro dell’impianto normativo la libertà di scelta del cittadino e la sicurezza del paziente - sorgono spontanee alcune domande: come si può pensare di dimezzare da un mese all’altro i posti letto di San Polo già segnati in periodo estivo da una riduzione degli interventi chirurgici con inevitabile allungamento delle liste di attesa? Perché depotenziare San Polo che, pur con risorse limitate (è enorme la disparità di “trattamento” tra gli Ospedali di Gorizia e Monfalcone e quindi è necessario un riequilibrio di risorse in questo senso), nella nuova organizzazione della Eas isontino-bassa friulana è l’Ospedale più forte?». Moretti ha concluso: «Spero di sbagliare: di certo però assieme a tutti gli attori istituzionali del territorio, non staremo ad assistere inermi al lento svuotamento del San Polo - che i cittadini quotidianamente hanno dimostrato di apprezzare». Il direttore generale Cortiula, tuttavia, lo ha precisato: «Ferma restando la decisione non ancora assunta, non si tratta di ridimensionamenti, ma piuttosto di una riorganizzazione che punta al recupero e a un impiego delle risorse, anche umane, migliore e più mirato. La “week surgery”, inoltre, sarebbe strutturata in base ai dati statistici legati proprio all’attività chiurgica eseguita al San Polo. Il tutto rimane un percorso condiviso con i professionisti di Chirurgia».

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