Sancanzianese annegata giallo su una gita a Ferrara

SAN CANZIAN D’ISONZO. Si tinge di giallo la morte della cinquantanovenne Graziana Nicolig abitante in via Carducci 7 a Begliano, frazione del Comune di San Canzian d’Isonzo, trovata cadavere lunedì sera nelle acque dell’Isonzo, in prossimità di Caporetto.
Dalle prime ipotesi sembra che le cause del decesso sarebbero da attribuire a una disgrazia, ma da alcune testimonianze raccolte ieri con vicini di casa, visibilmente disorientati per l’improvvisa tragedia, emergono altri particolari anche se la donna, come risulta dall’autopsia, sarebbe morta per annegamento escludendo anche violenza o suicidio.
La Nicolig, vedova da alcuni anni e con tre sorelle e un fratello, sarebbe partita sempre lunedì (giornata festiva del 2 Giugno) attorno alle 10.30 da Begliano a bordo della sua auto, dichiarando che andava a fare un giro in Emilia Romagna a trovare degli amici. L’ultima che l’ha vista prima della partenza è stata la signora Maria, che abita al piano di sotto. «Mi aveva detto che andava a Ferrara a trovare suoi conoscenti – afferma la donna – e che sarebbe tornata la sera stessa. Invece l’hanno trovata cadavere nel fiume. Non riusciamo a capire i motivi di questo cambiamento di programma e perché ci avrebbe detto una bugia, visto che ci conosciamo da tanto tempo ed era quasi una di famiglia. Forse – sostiene Maria – all’ultimo momento ha deciso di recarsi in Slovenia per fare una gita, prendere il sole e fare il bagno nel fiume. La notizia della disgrazia – afferma ancora la donna - ci è stata comunicata da una delle sorelle e ne siamo molto addolorati. È davvero drammatica questa brutta fine, senza poter essere aiutata. Graziana mi diceva che era stata altre volte in quelle zone, perché per lei erano molto belle». Le persone che la ricordano si spendono in giudizi positivi e commentano con dolore quanto accaduto alla povera sventurata, un’amica sempre disponibile specie nei momenti di bisogno. «Era una donna allegra, vivace ed espansiva – spiega un’altra signora del piano superiore –, non la potrò mai dimenticare. Era di compagnia e spesso di sera invece di guardare la tv, ci trovavamo con le carte per giocare a ramino. Le piaceva inoltre tenere in ordine il suo orticello ricavato sotto la finestra e che curava ogni giorno. L’altra mattina ad esempio – continua la donna - ha piantato pomodori, cetrioli e melanzane come faceva sempre in questa bella stagione». Quanto al funerale, se per le pratiche di espatrio della salma non ci saranno imprevisti, dovrebbe svolgersi mercoledì nella chiesa di Begliano.
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