Sanità transfrontaliera, tavolo bilaterale

«L’apertura dei due nuovi poliambulatori di Cormons e Grado annunciata dall’Aas, ovvero i Centri per l’assistenza primaria prevista dalla riforma sanitaria sono un traguardo importante. Avvicineranno la sanità ai cittadini, permetteranno di ridurre il ricorso al Pronto soccorso ospedaliero riducendo i tempi d’attesa dei cittadini. E poi, diciamolo, in un certo qual modo Grado e Cormons torneranno ad avere un presidio sanitario molto importante per i cittadini come avevano un tempo. È un’inversione di tendenza sostanziale per l’Isontino».
Marco Rossi, segretario provinciale del Pd, esprime soddisfazione. Ma non si tratta dell’unica novità in campo sanitario. «Ho avuto conferma dall’assessore regionale Telesca che il 25 febbraio si terrà un tavolo bilaterale fra la Regione e la Repubblica di Slovenia sui temi dell’integrazione sanitaria. L’articolo 16 della legge di riforma del servizio sanitario prevede infatti un piano di integrazione dell’offerta sanitaria regionale (e soprattutto con riferimento alla nostra azienda sanitaria) con quella della Slovenia. È un articolo che ho fortemente voluto come Pd isontino e su cui la Regione si sta impegnando per trasformarlo in realtà. Il tavolo tecnico del 25 febbraio fa parte di una serie di tavoli bilaterali che affronteranno diversi argomenti delle relazioni tra Italia e Slovenia, ma quello sulla sanità, in particolare, affronterà diversi nodi cruciali per trasformare in realtà l’integrazione tra il servizio sanitario italiano e quello sloveno. Dall’attuazione della direttiva europea sulla libertà di cura nei Paesi comunitari alle problematiche relative alla comunicazione tra i sistemi informatici dei due Paesi, dall’analisi dei sistemi con cui funziona la presa in carico dei problemi di salute mentale al sistema dei ticket. La soluzione di questi problemi pratici è un passo indispensabile per realizzare anche il Cup transfrontaliero, che è uno dei principali progetti del Gect in ambito sanitario.Per poter realizzare una vera e propria sanità transfrontaliera - argomenta Rossi - è infatti fondamentale che i sistemi sanitari dei due paesi possano dialogare anche in termini tecnici, a cominciare dai sistemi informatici. Per questo motivo sono fondamentali tavoli bilaterali come questo su cui l'Assessorato regionale si sta fortemente impegnando. E c'è di più: a fine marzo è previsto un tavolo bilaterale a livello governativo tra Italia e Slovenia: è chiaro che alcuni problemi pratici possono essere risolti, infatti, solo a livello intergovernativo ed è fondamentale la sinergia tra questi tavoli».
«In conclusione dopo anni di annunci possiamo dire con soddisfazione che si stanno ora compiendo tutti i passi, acnhe di ordine pratico, per trasformare in realtà la sanità transfrontaliera: il risultato sarà per i cittadini dell'Isontino la possibilità di accedere a un'offerta sanitaria di maggiore qualità e anche a più servizi. Il confine non esisterà davvero più».
(fra.fa.)
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