Santa Barbara in piazza: «L’antenna sulla diga»

MUGGIA. «No all'installazione dell'antenna a Santa Barbara e no a tutte le antenne che imperversano sul nostro territorio perché l'elettrosmog fa male all'uomo, agli animali e all'ambiente». È questo il concetto chiave della protesta di una delegazione di residenti di Santa Barbara, scesi in piazza Marconi per portare ancora una volta all'attenzione dell'amministrazione comunale la propria insofferenza verso i numerosi tralicci presenti sul territorio muggesano.
«Siamo qui per informare il Comune che siamo stufi della loro ipocrisia e incoerenza e se siamo arrivati a ciò è perché fondamentalmente il Comune non ci ha mai veramente ascoltato», è stato detto dal Comitato. «Che ci spieghi il Comune in base a quale principio di coerenza promuove seminari informativi per la cittadinanza legati alla valorizzazione del territorio se si permette installazioni di antenne radio e altro su tutto il territorio, installazioni fatte in zone agricole dove chi coltiva è costretto da norme per la tutela della salute di non sostare per più di quattro ore: un lasso di tempo risibile per chi è agricoltore».
Tra le altre osservazioni che sono state avanzate le conseguenze disastrose che le onde elettromagnetiche possono recare su un apiario. «Ma per il Comune - dice il Comitato - è più importante il profitto che può avere da installazioni di antenne che la tutela del territorio e la sua salute. E per quanto riguarda l'antenna a Santa Barbara non si doveva neppure pensare di collocarla lì vista la vicinanza con il Castelliere e la necropoli, altra incongruenza da sottolineare nel Piano regolatore che prevede la tutela dei beni culturali per poter rilanciare un turismo attraverso un potenziamento delle sue risorse naturali: ma ve lo vedete un agriturismo sotto l'antenna?» Da qui la proposta di installare il traliccio sulla Diga e di attivare una centralina di controllo delle emissioni “perché la scusa del vandalismo a Santa Barbara non attacca, oppure ci reputa talmente sciocchi e masochisti dal procurarci danno da soli».
Pronta la replica dal Municipio: «Ribadiamo con forza, subito, il nostro massimo rispetto per gli abitanti di Santa Barbara di cui comprendiamo i timori. Ma non possiamo che rimarcare tre cose: primo, non si risolve il problema dell'inquinamento elettromagnetico di tutta la città di Muggia se non spostando alcune emittenti dal rione di Chiampore: chiunque abbia una soluzione alternativa realistica la proponga e noi saremo i primi a sostenerla, ma finora nessuno ha proposto niente. Secondo: non porteremo inquinamento a Santa Barbara grazie alle stringenti e innovative regole che abbiamo imposto e che garantiranno un'emissione di dieci volte inferiore ai limiti di legge, anticipando così una direttiva europea. Terzo, a Santa Barbara sorgerà soltanto un'antenna, una sola, in un luogo che non è l'attuale, ma ancora più lontano dal centro abitato. Quando entrerà in funzione l'antenna definitiva, quella provvisoria verrà abbattuta, senza scampo». Per quanto riguarda la manifestazione in piazza il Comune esprime un giudizio molto forte: «A parte i toni offensivi ed aggressivi, sono state dette delle palesi bugie: non è vero, non ci stancheremo mai di ripeterlo, che non abbiamo voluto ascoltare i cittadini. Prova ne è che l'unica occasione pubblica di incontro l'ha creata il Comune in sala Millo, mentre non abbiamo mai ricevuto richieste di incontro da parte del Comitato».
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