Savino non gradisce l’affondo di Romoli: «Stia sereno, non stiamo perdendo tempo»

«Ettore Romoli può stare sereno». E quindi preoccuparsi. Sandra Savino, coordinatrice regionale di Forza Italia, imita Matteo Renzi. E rilascia alla Rai regionale una dichiarazione che è tutto un...

«Ettore Romoli può stare sereno». E quindi preoccuparsi. Sandra Savino, coordinatrice regionale di Forza Italia, imita Matteo Renzi. E rilascia alla Rai regionale una dichiarazione che è tutto un programma. Non ha gradito le critiche arrivate dal sindaco di Gorizia sull’inerzia di Forza Italia regionale. Un messaggio diretto per la parlamentare triestina e per il capogruppo regionale Riccardo Riccardi. «Impensabile che il partito si estranei da una battaglia comune volta a riconquistare le due città principali della prossima tornata elettorale - spiega Romoli -. La classe dirigente di Fi prenda una posizione forte e, sotto la guida di Berlusconi, lavori per ricompattare la coalizione. Sarebbe deleterio non farlo, tanto più adesso che i risultati sembrano a portata di mano». Nessuna fretta, replica Savino. E nessuna voglia di legittimare la candidatura dell’ex sindaco Roberto Dipiazza («Non può che essere lui il candidato giusto per Trieste» dice Romoli). «Sono dell'idea che le riflessioni vadano fatte all'interno del partito e non sulla stampa, prendiamo atto dell'appello di Romoli ma non stiamo perdendo tempo - replica in una nota la coordinatrice regionale di Forza Italia -. Abbiamo scelto una linea che è quella del programma prima delle persone, anche perché chi arriverà dopo Cosolini si troverà in seria difficoltà viste le scelte scellerate dell'attuale amministrazione». Poco importa se gli alleati del patto di Bologna (Lega Nord e Fratelli d’Italia) siano già pronti a dare il via libera alla candidatura di Dipiazza. Savino preferisce continuare il lavoro “ad uncinetto” sul programma iniziato con la “fucina” del centrodestra. E intanto sta alla finestra a godersi il nuovo spettacolo del centrosinistra con le primarie “russe” arrivate a sorpresa. «Chiunque può vedere che Trieste oggi è meglio di cinque anni fa», dice Debora Serracchiani schierata con Cosolini. E Savino non manca di riprenderla: «Serracchiani dice l'opposto ma, evidentemente, non vivendo a Trieste, non vede e non ascolta il pensiero dei cittadini, cosa che avviene anche con le leggi regionali: basta vedere le tante lamentale sulla sanità». Ma poi prevale il concetto di non ingerenza. «In questo periodo di crisi del Partito democratico - prosegue Savino - paradossalmente tutti vengono a chiedere a Forza Italia commenti. A differenza della Grim e di altri esponenti dem, a noi non piace intervenire sulle dinamiche interne di altri ma preferiamo concentrarci su quello che dobbiamo fare».

Meglio farsi gli affari propri. E stare sereni. (fa.do.)

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