Scontro bis sulla riserva delle Falesie

L’assessore Cunja replica alla Comunella: «Assurdo discutere dei colori delle boe»

DUINO AURISINA. «Il primo aprile non è ancora arrivato, eppure qualcuno sembra aver anticipato i tempi». Questa l’ironico esordio dell’assessore comunale di Duino Aurisina, Andrej Cunja, nella sua risposta a Vladimiro Mervic, presidente della Comunella di Duino, che qualche giorno fa ha aspramente criticato il posizionamento delle boe gialle per delimitare, a mare, la riserva delle Falesie.

«Mi chiedo – dice Cunja - come sia possibile disquisire sui colori delle boe, che sono segnalamenti marittimi, e pertanto i loro colori, forma e dimensione sono definiti dal Codice della Navigazione. Sono gialle – precisa - per garantirne la massima visibilità. Dovrebbero essere azzurre o trasparenti, per accorgersi della loro presenza solo dopo averle centrate con la barca? Un ragionamento incredibile. Inaccettabili – continua Cunja - sono anche le continue illazioni su presunti secondi fini e sulla non considerazione delle opinioni degli abitanti. La proposta per il Regolamento è stata approvata dal Consiglio comunale – ricorda – espressione della volontà popolare, sulla base di un procedimento partecipato, al contrario di quanto fatto dalla precedente amministrazione che, nell’assoluto silenzio, ha approvato il Piano di Conservazione e Sviluppo, restrittivo e vincolante per tutti gli atti susseguenti, tra i quali anche il Regolamento».

«Comunque – sottolinea l’assessore - finché rimane in vigore questo Piano, le modifiche al Regolamento saranno possibili solo in una direzione ancor più limitativa. Il Regolamento approvato rappresenta il miglior compromesso possibile, in esso c’è spazio per escursionisti, diportisti, arrampicatori, kayakisti, nuotatori e pescatori».

Cunja non rinuncia poi a una stoccata all’indirizzo di Mervic: «Farebbe bene a dedicare un po' del suo tempo a questioni prioritarie per la Comunella che presiede. Da lui sto attendendo invano da tempo – conclude - un riscontro sulla proposta di convenzione tra il Comune e la Comunella, che regolerebbe finalmente i rapporti tra le due entità. Evidentemente le baruffe cromatiche gli risultano più confacenti».

(u.s.)

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