Scoperte a Veglia due falde acquifere

VEGLIA. Generosi quantitativi di acqua salmastra potrebbero prossimamente venire alla luce dalle viscere dell’isola quarnerina di Veglia, per essere impiegati – previa desalinizzazione – nell’irrigazione di estesi terreni agricoli. È quanto concluso dagli esperti dopo le trivellazioni avutesi lo scorso ottobre nei campi veglioti che prendono il nome di Kimpi e Castello, nelle vicinanze di Veglia città, ricerche effettuate dalla ditta specializzata Geos di Rovigno.
Le due citate aree, che hanno complessivamente una superficie di 800 mila metri quadrati, vantano coltivazioni di frutta e verdure, attività che potrebbe venire sensibilmente migliorate in presenza di un’adeguata irrigazione, attualmente impossibile per la mancanza di copiosi contingenti d’acqua. La situazione potrebbe però radicalmente cambiare dopo le trivellazioni preliminari (ne seguiranno altre) e che hanno dato risultati più che lusinghieri. Le falde imbrifere, rinvenute grazie alle trivellazioni volute dall’amministrazione comunale di Veglia, sono situate a profondità variabili tra i 60 e i 70 metri.
«Le ricerche effettuate in zona Castello – è quanto affermato dal vice sindaco ‹edomir Miler – hanno permesso di appurare che dal sottosuolo si potrebbero prelevare 5 metri cubi di acqua all’ora, per una capacità quotidiana di 120 metri cubi. A Kimpi abbiamo dei problemi in quanto l’acqua salmastra risulta alquanto infangata e dunque dobbiamo attendere che la melma si adagi per poter riavviare le misurazioni. Quelle preliminari indicato che la capacità di erogazione da questa falda potrebbe raggiungere i 3 metri cubi all’ora. Sono dati che danno ragione alle nostre valutazioni. Eravamo e siamo dell’avviso che ci siano importanti quantitativi di acque sotterranee, da sfruttare a favore dell’agricoltura isolana. Aggiungo che nei mesi a venire ci saranno trivellazioni in altre aree dell’isola, indicate dai geologi istriani».
In futuro si utilizzerà pertanto l’acqua proveniente dalle budella di Veglia, che si aggiungerà alle acque di scolo, debitamente depurate. È infatti prossimo l’inizio del sistema di fognatura per i vicini villaggi di Monte di Veglia (Vrh), Valle di Frane (Kosi„) e Villa del Vescovo (Salati„). La rete fognaria avrà il depuratore e dunque l’acqua trattata si aggiungerà a quella dei pozzi Kimpi e Castello, costituendo una preziosissima risorsa per viticoltori, olivicoltori e per i coltivatori di vari frutti e ortaggi.
Dall’amministrazione cittadina di Veglia è stato inoltre confermato che il progetto di sfruttamento delle acque del sottosuolo sarà candidato all’ottenimento di mezzi finanziari dai fondi dell’Unione europea.
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