Sdag conferma la fiducia a Giampaolo Ristits

Giampaolo Ristits guiderà la Sdag, la società di gestione dell’autoporto di Gorizia, anche nel prossimo triennio. Ma non sarà più presidente, bensì amministratore unico. «A prevederlo - spiega l’assessore comunale alle Società partecipate, Guido Germano Pettarin - sono le nuove normative in materia. Non ci sarà più un Consiglio d’amministrazione: tutte le responsabilità saranno concentrate nella figura dell’amministratore. Ristits, che ha dimostrato di essere la persona giusta al posto giusto, percepirà 28.350 euro lordi all’anno».
Ristits è un goriziano doc, nato il 24 settembre del 1948. Dopo una laurea in Economia e commercio all’Università cattolica di Milano, ha lavorato dal 1971 al 1975 alla milanese “Arthur Andersen & co” dove ha svolto attività nell’area di certificazione dei bilanci. Dal ’75 al ’79 è stato direttore amministrativo di una media azienda del settore legno a Bicinicco mentre nei sei anni succesivi (dal 1979 al 1986) ha avuto il ruolo di responsabile della gestione delle consociate della “Danieli e C” (circa 20 aziende italiane e estere): funzione svolta ricoprendo la carica di amministratore delegato o presidente o direttore generale delle stesse. Dal 1986 al 1990 Ristits è stato direttore generale e amministratore delegato della Saimp di Sarego (Vicenza), operante nel settore macchine utensili con circa 350 dipendenti. La sua carriera è continuata, nei quattro anni successivi, al Gruppo Cividale di Tavagnacco: ha svolto la funzione di direttore generale della capogruppo e amministratore delegato di quasi tutte le circa 20 aziende collegate operanti nel settore metallurgico e nel settore componentistica. Dal 1994 al ’95 ha proceduto, per conto terzi, all’acquisizione di due società: operanti una nel settore dei carrelli elevatori, l’altra nell’illuminazione artistica in vetro. Proseguendo, è stato direttore generale della Its srl di Osimo (società che produce articoli da regalo in argento); amministratore delegato e direttore generale della conceria Cogolo spa di San Giorgio di Nogaro; amministratore delegato del gruppo Filos Piave (quinto produttore italiano di occhiali); amministratore delegato del gruppo Freud Pozzo, società con circa 500 dipendenti; amministratore delegato del gruppo Visottica. Un ampio ventaglio di esperienze dunque.
«Come sta andando l’attività dell’autoporto? Direi abbastanza bene, considerata la crisi. Assieme a Ristits stiamo approntando un piano prospettico sino al 2017, anno in cui scade la concessione alla Sdag», spiega ancora Pettarin. L’autoporto ha registrato una crescita del 10% dopo otto anni di cali: una (tenue) luce in fondo al tunnel inizia ad intravvedersi. Lo si capisce analizzando l’andamento dei ticket. Una precisazione, però, è doverosa: il ticket viene pagato da tutti i camion che entrano nella stazione confinaria, sia in import che in export, usufruendo dei servizi offerti da Sdag e dagli enti presenti nella stazione stessa (esempio Agenzia delle dogane e dei monopoli). Ebbene, dopo il risultato in flessione del 2012, quando i ricavi hanno avuto una variazione negativa pari a -8% rispetto al 2011, si sono registrati segnali positivi nei primi mesi del 2013. Infatti l’andamento dei primi 5 mesi dell’anno ha visto ricavi in crescita dell’11,85% con 35mila passaggi.
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