«Se piove o c’è bora, lì sotto ti geli»

I difetti delle nuove pensiline made in Trieste vengono sbandierati ai quattro venti in ogni angolo della città. Ma c’è anche qualche rara voce fuori dal coro, che definisce le strutture “comodissime”. Sono gli anziani, prevalentemente, a lamentarsi ogni volta che attendono il bus, perché devono attenderlo in piedi e senza potersi riparare quando c'è tira bora. «Li vedo sempre tutti imbacuccati - esclama un signore che frequenta il circolo del campo da calcio di Campanelle, indicando la fermata del bus -. Sono in giro d'aria, qui in questa zona soffia il vento moltissimo. E quel punto lì è proprio contro vento». Dussan Odoni, che prende ogni giorno il bus, non ha nemmeno una sedia su cui appoggiarsi alla fermata. «Le panchine non ci sono e le pensiline nemmeno», commenta. In effetti spostandosi verso la zona bassa di Campanelle si incontrano solo i classici pali gialli i tabelloni che indicano il tragitto dei bus. «Io sono fortunata - commenta una signora -. La fermata dove prendo di solito la corriera è organizzata bene, ma poco più in giù invece, dove c'è la scuola, mancano le protezioni necessarie per evitare che i bambini finiscano in mezzo alla strada».
La signora Giuseppa Tonin, 83 anni, invece, che abita poco dopo la Maddalena, non ne può più. Due operazioni alle ginocchia e vari altri interventi le impediscono di rimanere a lungo in piedi, tanto da avere un’invalidità del 70%. E purtroppo, dove attende lei il bus, non c'è soluzione: «O in piedi o sono affari tuoi». «Se piove, bisogna restare qui al freddo senza alcuna copertura - osserva -. Se tira la bora non ne parliamo». Non capisce bene la distribuzione che viene fatta delle strutture. «Vedo che in strada di Fiume hanno messo alcune panchine. Troppo poche, però. Davanti alla chiesa, per esempio, non ce n'è nemmeno una.
E a San Giacomo? Anche qui, come si sa, la bora spinge con forza. Il punto cruciale di via dell'Istria è all'altezza della caserma dei Carabinieri. «Mancano panchine, non si possono mettere queste pensiline a Trieste, dove la maggior parte degli utenti dei bus sono anzianti - afferma Albino Berini, 86 anni, mentre si appoggia alla stampella -. Poi è una questione anche metereologica: quando c'è bora bisogna stare attenti. Un tempo c'erano i fianchi che proteggevano, ora nemmeno quelli. E la tettoia è inutile. Se vien piova, xe come coverzerse con un fazzoletto». La pensa allo stesso modo Silvano Ballarin, che aggiunge un altro fastidioso particolare. «Io prendo spesso il bus in via dell'Istria bassa e qui le panchine - dice - sono tondeggianti e così si rischia di scivolare e farsi male».
Ma qualche voce fuori dal coro, come detto, c’è. «Le pensiline attuali sono perfette - afferma Romano Tomicich, 81 anni, mentre attende il bus nella zona di via Udine -. Dovrebbero solo essere un po’ più chiuse. Comunque sono molto meglio di quelle vecchie, da cui spandeva l'acqua quando pioveva».
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