Sebenico: velisti italiani uccisi, il giudice: «Diffamata per il primo verdetto»

Parte il processo bis a Horvatincic. Il tycoon: «Sono innocente». La presidente del Tribunale attacca i media

SEBENICO. «A causa di voi giornalisti e dei vostri datori di lavoro sono stata esposta a grave linciaggio mediatico e additata quale giudice più corrotto in Croazia, che con chissà quali altre persone si sarebbe spartita un milione di euro dopo la sentenza»del 2015 a carico di Horvatincic.

Velisti italiani uccisi «Ancora senza giustizia»
Primosten, 160811...Kod otoka Maslinovik oko 12 sati doslo je do sudara jedrilice Santa Pazienza i glisera kojim je upravljao zagrebacki poduzetnik Tomislav Horvatincic, pri cemu su poginuli muskarac i zena sa jedrilice. ..Na slici: Na novoj rivi u Primostenu dovucena je jedrilica poginulih talijana koju su kasnije odvukli prema Marini Kremik...Foto: Marija Mihic / CROPIX

Inizia col botto il processo bis al tycoon zagabrese Tomislav Horvatincic, accusato per la morte in mare dei coniugi padovani Francesco Salpietro e Marinelda Patella: l’incidente avvenne nell'agosto 2011, in Dalmazia. A parlare è stata la giudice Maja Supe, presidente della corte del Tribunale comunale di Sebenico, dove ieri si è tenuta la prima udienza.

Supe, che diresse anche il primo procedimento, ha aggiunto: «Non siete bravi a seguire un processo penale - si è rivolta a chi sedeva nei posti per la stampa - non capite nulla di Codice penale né avete il diritto di criticare il mio lavoro, i miei 27 anni di carriera. Sono stata diffamata».

Motoscafo killer, 20 mesi a Horvatin›i„

E «non ho alcuna responsabilità se il primo processo è durato» tanto. Supe non ha fatto nomi di giornalisti e media che avrebbero infangato il suo nome e la decisione della condanna a 20 mesi con condizionale di 3 anni: la condizionale significa che il tycoon sarebbe finito in cella per 20 mesi solo se nei 3 anni dopo il verdetto avesse commesso reato uguale o comunque relativo a guida di veicoli a motore e imbarcazioni.

Il primo procedimento è stato cancellato dal Tribunale regionale di Zara che ha accolto i ricorsi di Procura e Difesa. I giudici d’appello, come da noi riportato, hanno chiesto altre perizie, specie sulla capacità d’intendere e volere di Horvatin›i„ al momento della collisione tra il suo motoscafo e la barca dei coniugi.

Motoscafo-killer: il tycoon chiede i danni ai figli delle vittime
La barca a vela dei coniugi padovani travolti dal motoscavo del tycoon croato

L’uomo aveva detto di esser stato colto da malore prima della tragedia. Ieri ha ribadito di non sentirsi colpevole, esprimendo cordoglio: «Ho tentato più volte di trovare un accordo coi familiari per un giusto risarcimento in denaro da parte mia, non è stato possibile».

«Falso», ha detto l'avvocato Ognjen Franges, che in aula rappresenta i Salpietro: il tycoon «aveva promesso di risarcire i figli» «con un milione», ma «ha invitato i Salpietro a trovare un accomodamento con la sua assicurazione, cui ha detto di non essere colpevole. Così ha vietato il pagamento di risarcimenti; dal suo patrimonio personale non è uscito nulla. E ha chiesto ai Salpietro un risarcimento per i danni al fuoribordo».

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