«Sempre più cinghiali aumentare la quota di abbattimenti»

POLA. In seguito al proliferare negli ultimi anni in Istria dei cinghiali, numerosi esemplari - si calcola una dozzina - hanno trovato sistemazione nel Parco naturale di Punta Corrente a Rovigno, quaranta ettari di paradiso naturale alle porte della città dove la loro presenza è testimoniata dalle buche e dalla terra scavata con il grugno,alla ricerca di cibo.
Si calcola che gli animali si siano trasferiti da queste parti dai vicini boschi e campagne di Villa di Rovigno, sempre meno abitabili a causa della costruzione di nuove strade e l’espansione edilizia.
Situazioni analoghe si ripetono anche in altre aree della regione, come ad esempio il circondario polese dove tali animali - ma anche gli sciacalli, pure essi in aumento - rappresentano un vero e proprio flagello per gli agricoltori il cui raccolto costituisce la loro principale fonte di alimentazione. Alcuni nella zona di Marzana e Momoranno hanno smesso addirittura di lavorare la terra visto che non hanno cosa raccogliere.
Come spiega Vittorio Calic di Marzana, ci sono stati casi in cui i cinghiali alla ricerca del cibo si sono spinti fino negli orti dietro le case alla periferia. E poi di recente in due giorni si sono avuti casi di investimenti di cinghiali mentre attraversavano la strada.
Da qui la richiesta della Società venatoria Union di Pola cui sono iscritti 140 cacciatori: aumentare la quota di abbattimento dei cinghiali. «In dicembre e gennaio - spiega il suo presidente Alessio Biletic - abbiamo effettuato una decina di battute nella nostra riserva che si estende da Fasana a Cavrano uccidendo una decina di animali che rappresentano la quota stagionale massima per la nostra società. Però è poco, considerato il modo in cui si moltiplicano sul territorio: per cui chiederemo l’aumento della quota. Cosi restando le cose - aggiunge Biletic - le prossime battute saranno concesse solo il prossimo autunno».
Ma c’è anche chi per la caccia ai cinghiali non attende il disco verde ufficiale. La carne di cinghiale è presente in gran parte delle trattorie e dei ristoranti della regione.
E c’è addirittura chi vende la carne attraverso avvisi economici pubblicati sulla stampa e via internet. (p.r.)
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