Serenissima contro Asburgo ma in castello vincono i turisti

La Serenissima è tornata a dominare per un weekend su Gorizia. Si è concluso con un buon successo di pubblico il quarto appuntamento del progetto “Al cospetto dei Conti di Gorizia”, ciclo di rievocazioni ed eventi didattici dedicati alla ricostruzione storica, ambientato in castello e promosso dal Comune di Gorizia in collaborazione con alcune tra le più rinomate compagnie di rievocatori del Friuli Venezia Giulia e non soltanto.
Tante le famiglie e i gruppi organizzati arrivati anche in pullman da fuori città e da fuori regione (tantissimi da Trieste e dal Veneto) per salire in Borgo castello e approfittare del weekend di rievocazione e dimostrazioni d’arme, stavolta dedicati ai fatti storici che coinvolsero la Contea di Gorizia all’inizio del sedicesimo secolo, e in particolare nell’arco dei 13 mesi a cavallo dell’anno 1508, quando Gorizia finì sotto il controllo della Repubblica di Venezia e fu al centro di accesi scontri tra la Serenssima e l’impero degli Asburgo, nelle cui mani era passato il dominio del castello e della Contea dopo la morte del suo ultimo conte, Leonardo.
L’esercito veneziano, dopo aver conquistato parte della città, ma non il castello (che mai verrà espugnato), stava cercando la strategia migliore per assaltare il maniero, finché non venne dichiarata una tregua che consentì agli imperiali di ricevere una delegazione diplomatica di Venezia. Allo stesso periodo risale il leone alato che attualmente campeggia all’ingresso del maniero, ma in realtà mai posizionato prima della ricostruzione di inizio secolo scorso, quando venne scelto per conferire al castello e alla città un maggior sentimento di italianità.
Turisti e visitatori hanno potuto così vedere ricostruita nel cortile dei Lanzi una autentica guarnigione militare di inizio Cinquecento, dove, all’ombra delle bandiere imperiali e dei vessilli con il leone di San Marco, hanno preso vita duelli e dimostrazioni degli usi militari di tradizione tanto italiana quanto germanica, ricostruiti grazie alla perizia nella ricerca storica della compagnia d’arme Malleus di Palmanova e della compagnia Fenice di Argenta, affiancate dai padroni di casa della Principesca Contea di Gorizia.
All’interno del castello, tra le sale e i corridoi, si è potuta invece respirare l’atmosfera del sedicesimo secolo con l’esposizione di armature e con la ricostruzione di scene di vita quotidiana, tra cui il confezionamento di abiti secondo il metodo storico.
Applauditissimo il torneo cortese in armatura che ha visto sfidarsi, nel pomeriggio, i rievocatori di parte veneziana e quelli d’Asburgo. –
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