Sgominata la banda dei baby ladri d’auto

DUINO AURISINA. Sgominata dai Carabinieri di Aurisina la banda che, negli ultimi mesi, ha operato numerosi furti di automobili sia a Trieste sia sull’altipiano. Si tratta di un gruppo di sei minorenni, tutti di nazionalità italiana, molti dei quali residenti a Trieste o nel territorio provinciale. Alcuni erano già noti alle forze dell’ordine per precedenti legati al mondo del piccolo spaccio. I residenti di Sistiana e Aurisina, i centri più colpiti dai furti di questo tipo, che erano diventati piuttosto frequenti sull’altipiano, al punto da suscitare molta preoccupazione nella cittadinanza, possono dunque tirare un sospiro di sollievo.
L’operazione si è completata nel corso dell’ultimo fine settimana, con la denuncia, in stato di libertà, dei sei minorenni e il recupero di quattro autovetture rubate e di varia altra refurtiva. Protagonisti dell’intervento sono stati i Carabinieri della Compagnia di Aurisina, comandati dal capitano Luciano Summo. Questi minorenni, tutti di età compresa fra i 16 e i 17 anni, nel corso del 2016 si erano dedicati al furto di autovetture: in alcuni casi avevano operato sottraendo oggetti sistemati all’interno dei veicoli, in altri invece avevano rubato intere automobili, che sono poi state ritrovate in diverse località dell’altipiano e non solo. Per ultima avevano preso di mira anche un’attività commerciale: un ristorante del Villaggio del Pescatore. I Carabinieri di Aurisina, già dagli ultimi mesi dello scorso anno, proprio perché i reati di questo tipo avevano fatto registrare un sensibile aumento, avevano intensificato l’attenzione sui furti d’auto, fenomeno che aveva visto coinvolto in particolare il Carso triestino. Erano stati perciò incrementati i servizi preventivi e predisposti specifici servizi di controllo straordinario del territorio e di osservazione finalizzati a raccogliere dati utili per imprimere una svolta alle attività investigative. Dall’attività svolta, con appostamenti e pedinamenti su soggetti già noti alle forze dell’ordine, i militari dell’Arma sono così riusciti a individuare la banda dei minorenni, che si erano oramai specializzati nella sottrazione di automobili.
Nello specifico, gli investigatori, dopo aver individuato uno dei ragazzi della banda, lo hanno seguito e sono riusciti a scoprire un capanno, sito nei pressi di Santa Croce di Aurisina, dove la banda si rifugiava dopo i furti per nascondere la refurtiva. Nel corso delle operazioni di perquisizione, i Carabinieri hanno ritrovato bottiglie di vino, che sono parte di quanto sottratto al ristorante del Villaggio del Pescatore, e la chiave di una Renault Megane di cui era stato recentemente denunciato il furto. Sulla scorta di quel risultato, i Carabinieri hanno richiesto al pm titolare dell’indagine i decreti di perquisizione per tutti i componenti della banda e qualche giorno dopo hanno posto fine alle attività del gruppo di minorenni.
È fra l’altro emerso che il modus operandi del gruppo consisteva nell’impossessarsi dei veicoli che avevano le chiavi all’interno, così da poterli immediatamente utilizzare per la fuga. Il primo episodio criminoso ricostruito dagli investigatori si riferisce a un furgone Volkswagen rubato a Trieste nello scorso ottobre e poi ritrovato a Sgonico, nei pressi di Borgo Grotta, dai Carabinieri della Stazione di Prosecco. Successivamente i ragazzi avevano preso di mira una Fiat 500 rubata lo scorso mese di gennaio nei pressi dell’Università di Trieste, ritrovata poi in località Santa Croce. La banda ha poi alzato il tiro, rubando due auto nello stesso giorno all’inizio di febbraio, una a Trieste e una a Komeno, in Slovenia, e compiendo il furto nel ristorante del Villaggio del Pescatore.
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