Show itineranti in difesa della musica

Protestare in musica, coinvolgendo appassionati e cittadini, non significa abbassare la guardia: nella Giornata nazionale di mobilitazione dell’Afam, l’Alta formazione musicale e artistica, che da 17 anni attende di portare a termine la riforma, il Conservatorio Tartini ha offerto una giornata di musica diffusa, una vera e propria maratona che nella mattinata di ieri ha fatto tappa nei caffè storici, gli Specchi in piazza Unità e il San Marco, per estendersi quindi, dal primo pomeriggio, al vivacissimo brass-mob - il flash mob degli Ensemble di Ottoni del Conservatorio - che ha preso il largo in piazza Unità, fatto tappa in piazza Cavana e in altre sedi del centro storico. Intanto, senza interruzione di continuità i musicisti giovani e adulti - studenti, docenti e testimonial - si esibivano nella Sala Tartini del Conservatorio, in via Ghega. Fra loro anche i cantanti Daniela Mazzucato e Max René Cosotti. A Trieste sono attualmente in stand by alcuni corsi di Biennio, come Musica da camera e Direzione d’orchestra. Si stanno gradualmente diplomando gli studenti del Triennio ma non si può procedere al turnover delle iscrizioni. «Si tratta - ha spiegato il direttore Roberto Turrin - di ottenere il riconoscimento del valore sociale e culturale dell’Alta formazione musicale nel nostro Paese. Obiettivo della mobilitazione è la richiesta di un’agenda urgente di incontri e verifiche con il Miur per affrontare le questioni rimaste in sospeso e dare finalmente avvio all’attuazione della riforma del sistema, la legge 508 del 1999 rimasta incompiuta.
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