Si allungano al 2015 i tempi per riaprire la chiesa di S. Leopoldo

L’assessore cormonese Nardin spiega: non possiamo intervenire perchè bloccati dal Patto di stabilità
Bumbaca Gorizia 05.06.2012 Cormons, San Leopoldo - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 05.06.2012 Cormons, San Leopoldo - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

CORMONS. La chiesa di San Giorgio sul colle di Brazzano è quasi pronta, mentre per quella di San Leopoldo, a Cormons, bisognerà attendere ancora alcuni mesi per effettuare i lavori di consolidamento del soffitto e quindi per la sua riapertura.

In entrambi i casi, per l’amministrazione, proprietaria degli immobili, vige la scure del Patto di stabilità: è a causa di questi vincoli imposti dall'Europa che non si riesce a completare le opere di messa a nuovo delle due strutture ecclesiasi. «Purtroppo è ancora prematuro dire quando le due opere saranno portate a termine - sottolinea l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Nardin - perché al momento non abbiamo gli spazi finanziari per poter intervenire: i soldi ci sono, ma devono restare bloccati in banca fino a quando non incassiamonuovo denaro da utilizzare per le spese attuali. Non si tratta di tanti soldi, nel caso delle due chiese, ma anche se si trattasse di un solo euro di spesa, al momento non possiamo accollarcelo».

L’opera meno impegnativa è la manutenzione della chiesa di San Giorgio, che di fatto è solo da completare. «Avevamo già consolidato la trave - afferma Nardin - che era andata marcia, ed ora ci attende solo la parte conclusiva dei lavori, ossia il rifacimento dell'intonaco: ma appunto non ci possiamo ancora muovere in tal senso».

Più complicata la messa in sicurezza di San Leopoldo, conosciuta popolarmente nel centro collinare con la chiesa dei Frati . «Servirebbero teoricamente 60mila euro dal preventivo datoci dalla ditta - evidenzia l’assessore - ma contiamo nelle prossime settimane di riuscire a ottimizzare il costo e risparmiare qualcosa. La spesa più ingente sono i ponteggi con i quali attrezzarsi per il rifacimento dell'intonaco del soffitto della chiesa: costano 40mila euro più Iva, a fronte di soli 6mila euro di pitturazione. Cifre che in ogni caso non possiamo mettere sul banco adesso, causa Patto di Stabilità: speriamo di riuscire a muoverci in tal senso nei prossimi mesi, e restituire San Leopoldo ai fedeli entro la fine dell'anno».

La chiesa venne chiusa all’inizio dell’anno dopo copiose infiltrazione dal tetto che rischiavano di far crollare il soffitto. Il parroco deciso di sospendere tutte le funzioni religiose trasferendole nel santuario di Rosa Mistica e in Duomo. Per la riapertura si era parlato prima di marzo, poi dell’estate, ora i tempi si allungano e probabilmente si andrà al 2015.

Matteo Femia

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