Si incatena in strada e protesta contro i cani dei cacciatori

POLA. In segno di protesta Edi Pauro del borgo di Monticchio si è legato una gamba con la catena al palo di un segnale stradale dinanzi al palazzo comunale di Lisignano poichè, come dice, una guardia...

POLA. In segno di protesta Edi Pauro del borgo di Monticchio si è legato una gamba con la catena al palo di un segnale stradale dinanzi al palazzo comunale di Lisignano poichè, come dice, una guardia comunale gli sta rovinando la vita. E punta il dito anche contro le istituzioni accusate di menefreghismo e totale indifferenza. Qual è il motivo della sua rivolta? «A Monticchio dove abito - spiega - ci sono diversi problemi che stanno rendendo dura la vita alla popolazione, soprattutto le costruzioni abusive tra cui quella che maggiormente lascia perplessi è il canile sorto sul suolo pubblico dove sono ospitati i cani di cacciatori italiani». «Ebbene - spiega - tali animali abbaiano in continuazione rendendo impossibile la vita normale della gente del posto. Ma non solo: i pasti ai cani vengono portati dai veterinari e tutto attorno puzza di carne bollita i cui ossi finiscono un po' qua un po' là attirando mosconi che ti costringono a tenere chiuse le finestre e la porta di casa». «Causa le costruzioni abusive - così ancora Pauro - incontro non poche difficoltà a raggiungere la mia stalla». L’uomo ha raccontato al Glas Istre di aver più volte segnalato il problema alla guardia comunale che però non avrebbe mosso un dito per risolverlo. E molti cittadini di passaggio gli hanno dato ragione esprimendo la loro solidarietà. «Anche noi - hanno detto - abbiamo problemi con i cani dei cacciatori italiani», a loro volta accusati di usare le doppiette ai confini dell'abitato seminando paura tra la gente. Pauro ha esibito un'ampia documentazione di lettere e segnalazioni del problema alle ispezioni sanitaria, veterinaria ed edilizia che però non avrebbero mosso un dito.

(p.r.)

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