Si schianta contro un platano, 23enne portato a Udine

TERZO DI AQUILEIA. Altro incidente stradale, ieri mattina, lungo la “352”, nel Comune di Terzo di Aquileia, e riesplode la polemica in merito alla pericolosità della regionale per Grado. L’incidente è accaduto poco prima delle 9. Un ragazzo di 23 anni, Adil Msatfi, di origini marocchine ma residente a Udine, mentre stava percorrendo l’arteria con direzione Cervignano-Aquileia, al volante di un furgone Renault Master utilizzato per il trasporto del pane, ha improvvisamente perso il controllo del mezzo ed è finito contro un platano.
L’impatto è stato violento. Ancora da chiarire le cause. Forse un colpo di sonno all’origine dello schianto. Fortunatamente l’impatto contro il platano non è stato frontale ma laterale. Immediato l’intervento dei soccorsi. È stato un residente a chiamare i soccorsi. In pochi minuti, sono accorsi i sanitari della Croce Verde di Cervignano e i vigili del fuoco del distaccamento locale. Sul posto anche l’elisoccorso del 118, decollato dall’ospedale di Udine e atterrato poco distante.
Il ragazzo è stato elitrasportato al nosocomio del capoluogo friulano. Il ferito, stando a quanto si è appreso, ha riportato diversi traumi e contusioni ma non sarebbe in pericolo di vita. I rilievi sono stati effettuati dagli agenti della Polizia municipale di Cervignano. Inevitabili i rallentamenti al traffico lungo la regionale per Grado. La dinamica del sinistro ricorda quanto accaduto, il 20 aprile 2010, ad Aquileia, a qualche chilometro di distanza, sempre lungo la regionale 352. Alessandra Clama aveva 25 anni quando, mentre stava andando al lavoro, perse il controllo della sua auto e finì contro uno dei platani che costeggiano la carreggiata. Da quel giorno Alessandra, ora trentunenne, è rimasta in stato vegetativo con minima coscienza. La madre di Ale, Donatella De Bernardi, seguita dallo Studio 3A, società specializzata nella valutazione delle responsabilità civili e penali, da anni sta combattendo affinché quella strada venga messa in sicurezza. «Questa mattina (ieri, per chi legge) ho saputo in tempo reale dell’incidente – commenta Donatella De Bernardi -. Mi ha avvertita mio figlio. Sono stufa di sentire queste notizie. Il pensiero è subito tornato a quel maledetto 20 aprile 2010, quando Ale ha avuto l’incidente. Lo dico da anni: bisogna fare qualcosa per mettere in sicurezza quella strada prima che succeda una tragedia. Nel 2014, sempre lungo la 352, è morto un ragazzo di 27 anni, dopo essersi schiantato contro un albero. Devono mettere al più presto una protezione». Oggi, Alessandra, grazie a un impegno enorme da parte dei familiari, è riuscita a recuperare un certo contatto con il mondo esterno ma necessita di un’assistenza totale e di cure costosissime.
Elisa Michellut
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